
Walter Ricci e Arisa: un amore che si chiude per dare spazio alla carriera - ©ANSA Photo
Walter Ricci è un nome che risuona sempre più forte nel panorama musicale jazz italiano e internazionale. Nato nel 1988, è considerato uno dei più promettenti talenti del genere, avendo già condiviso il palco con icone come Quincy Jones e George Benson. La sua carriera è segnata da numerose esperienze professionali che lo hanno portato a esibirsi in alcune delle location più prestigiose del mondo. Recentemente, il suo nome è emerso anche sulle pagine di cronaca rosa, a causa della sua relazione con la cantante Arisa. Tuttavia, come ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera, questa storia d’amore è giunta al termine, e ora entrambi gli artisti intendono dedicarsi con maggiore impegno alle proprie carriere.
La fine della storia con Arisa
La relazione tra Walter Ricci e Arisa è stata caratterizzata da momenti di grande intensità e affetto, immortalati in scatti sui social che mostrano vacanze al mare, sessioni di registrazione e attimi di felicità. I due si sono conosciuti casualmente a Palermo, in aeroporto, dove è scattata subito una scintilla. Tuttavia, nonostante la forte connessione iniziale, Ricci ha affermato che la vita da artisti comporta sfide uniche: “Con lei è finita. Vogliamo concentrarci entrambi sulle nostre carriere. Io sono in un momento importante e non voglio perdermi neanche una virgola di quel che sto vivendo.”
Walter ha continuato spiegando che la mancanza di una routine comune ha reso difficile il mantenimento della relazione. Nonostante Arisa avesse parlato di sogni di costruire una famiglia, Ricci è consapevole che, a volte, è meglio fermarsi e riflettere: “Siamo stati insieme quasi nove mesi e siamo stati molto bene. Poi ci si rende conto che è meglio fermare la barca.”
La passione per la musica
Nato in una famiglia di musicisti, Walter Ricci ha respirato musica fin dalla tenera età. Suo padre, anch’egli musicista, ha avuto un ruolo cruciale nel suo sviluppo artistico, esponendolo a generi musicali diversi e incoraggiandolo a suonare fin da giovane. Già a otto anni, Walter si esibiva in eventi come matrimoni, accumulando esperienza e affinando le sue abilità. “Ho capito presto che il jazz, dallo swing al bebop fino al contemporary jazz, era per me una calamita irresistibile. Frank Sinatra, Tony Bennett ed Ella Fitzgerald sono stati i miei riferimenti,” ha raccontato.
Il percorso di Ricci ha preso una svolta significativa nel 2006, quando ha vinto il “Premio Massimo Urbani”. Questo riconoscimento gli ha aperto le porte a nuove opportunità, portandolo a collaborare con artisti di grande fama, come Fabrizio Bosso e Stefano Di Battista. “Ho sempre cercato di affermare la mia musica attraverso grandi esperienze,” ha spiegato, sottolineando l’importanza di suonare in contesti internazionali.
Walter ha partecipato anche alla Monk Competition di Quincy Jones a Los Angeles, un’esperienza che ha segnato una pietra miliare nella sua carriera. Da allora, ha continuato a esibirsi in tutto il mondo, guadagnandosi un posto di rilievo nel panorama jazzistico contemporaneo. Il suo talento è stato riconosciuto anche attraverso diversi premi e riconoscimenti, che testimoniano la sua dedizione e il suo impegno nel campo musicale.
Un futuro luminoso
Attualmente, Ricci sta lavorando a un nuovo disco, un progetto che promette di riflettere la sua crescita artistica e le sue esperienze. Nonostante il suo desiderio di creare musica di qualità, ha dichiarato di non voler forzare il successo, evitando di cercare il “tormentone dell’estate.” “Preferisco che una mia canzone diventi un successo inaspettato piuttosto che essere costruita ad arte,” ha affermato.
Inoltre, il parallelo con Renato Carosone, che molti fanno per descrivere il suo stile unico e coinvolgente, rappresenta per lui un grande onore. “Mi emoziona molto e mi fa un piacere grandissimo. È come se, a chi gioca a pallone, dicessero che sembra Maradona,” ha dichiarato con umiltà.
Walter Ricci si trova quindi in una fase cruciale della sua carriera, in cui il focus è sulla musica e sulla crescita personale. Con la fine della sua storia con Arisa, il jazzista sembra determinato a non lasciarsi distrarre e a continuare a costruire il suo percorso artistico, con l’obiettivo di raggiungere nuove vette e di far brillare il suo talento nel panorama musicale internazionale. La sua storia è un esempio di come anche le relazioni personali possano influenzare la carriera di un artista, ma che è possibile trovare un equilibrio tra la vita privata e quella professionale, perseguendo i propri sogni con passione e dedizione.