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Il misterioso sequel perduto di Non aprite quella porta: scopriamo All American Massacre

Nel panorama del cinema horror, pochi titoli possono vantare un’eredità duratura come “Non aprite quella porta” (The Texas Chainsaw Massacre), capolavoro del 1974 diretto da Tobe Hooper. Questo film ha segnato un’epoca, definendo gli standard del genere con la sua rappresentazione brutale e disturbante della violenza e del degrado umano. Da allora, la saga ha visto la nascita di vari sequel, remake e spin-off, ma tra tutti i progetti legati a questo iconico franchise, uno dei più enigmatici è senza dubbio “All American Massacre”.

Nel 1998, William Hooper, figlio del leggendario Tobe, intraprese la realizzazione di un sequel diretto di “Non aprite quella porta 2”, intitolato “All American Massacre”. Questo film avrebbe dovuto celebrare il 25° anniversario della saga, ma purtroppo è rimasto in un limbo di incompletezza e oscurità, mai distribuito per motivi che rimangono avvolti nel mistero.

La saga di Non aprite quella porta

La saga di “Non aprite quella porta” si è arricchita di ben nove film, ognuno con un proprio valore e stile. Il primo capitolo, girato con una tecnica quasi documentaristica, trasmette un senso di autenticità che ha catturato gli spettatori. La trama ruota attorno al clan Sawyer, un gruppo di cannibali che attira ignari viaggiatori nel loro incubo, ispirato in parte alle atrocità compiute da Ed Gein, il noto serial killer del Wisconsin.

Il sequel del 1986, “Non aprite quella porta 2”, diretto da Tobe Hooper, si distacca dall’originale, offrendo un approccio più splatter e caricaturale. La pellicola ha introdotto il personaggio iconico di Chop Top, interpretato da Bill Moseley, che sarebbe tornato anche nel progetto di William Hooper. Tuttavia, la mancanza di continuità e di coerenza narrativa tra i vari capitoli ha sempre suscitato discussioni tra i fan.

Il progetto di All American Massacre

Nel 1999, William Hooper iniziò a lavorare a “All American Massacre”, un progetto che avrebbe dovuto dare nuova vita alla saga. Il teaser trailer, ancora disponibile online, mostra un’innovativa scelta di ripresa con cineprese digitali ad alta definizione, segno di una ricerca stilistica che avrebbe potuto portare freschezza alla serie. Buckethead, noto chitarrista e membro dei Guns N’ Roses, fu scelto per interpretare Leatherface, segnando una fusione tra la musica rock e il cinema horror.

Sfortunatamente, “All American Massacre” non ha mai visto la luce del giorno. Le uniche tracce rimaste di questo progetto sono il teaser e una breve clip di 96 secondi, in cui si vede Buckethead nei panni di Leatherface. Questa clip, insieme a notizie sparse, ha alimentato la curiosità dei fan per anni. Secondo la Lost Media Wiki, nel 2013 una copia del film fu messa in vendita su eBay, ma da allora non si sono avute notizie dell’acquirente.

Dettagli e curiosità sul film

Nel corso degli anni, Bill Moseley ha rivelato dettagli interessanti su “All American Massacre” in diverse interviste. Ha descritto il suo personaggio, inizialmente conosciuto come Chop Top, come Bloody Bobby a causa di questioni di copyright. La sua partecipazione al film è stata breve, limitata a una sola giornata di riprese di 16 ore, durante la quale ha interpretato una scena che si presentava come un’intervista televisiva in stile tabloid, un espediente narrativo che avrebbe potuto conferire al film un tocco di ironia.

Le informazioni sul film continuano a emergere, compreso il fatto che la trama avrebbe dovuto seguire Bloody Bobby, ora internato in un ospedale psichiatrico, mentre rivive i suoi cruenti ricordi in flashback. Le sequenze avrebbero dovuto esplorare la sua giovinezza e il suo passato violento, potenzialmente approfondendo il background del personaggio in modi che non erano stati esplorati nei film precedenti.

Tuttavia, il film ha affrontato notevoli ostacoli. Nonostante il legame familiare con Tobe Hooper, “All American Massacre” non era autorizzato da alcuno studio, il che portava a interrogativi sulla legalità del suo sviluppo. Inoltre, i costi di produzione e distribuzione si sono rivelati un ostacolo insormontabile. Nel 2011, Tobe Hooper tentò di raccogliere fondi tramite una campagna Kickstarter per completare la post-produzione del film, ma il progetto non ottenne il supporto sperato.

Negli anni successivi, l’interesse per “All American Massacre” non è diminuito. Nel 2022, il documentarista Edward Payson ha realizzato “In Search of All American Massacre: The Lost Texas Chainsaw Film”, un progetto che ha cercato di fare luce sulla storia del film e sulla sua misteriosa scomparsa. Nonostante le interviste e le indagini, la troupe non è riuscita a trovare una copia adatta alla distribuzione, lasciando il film avvolto nel mistero.

Il destino di “All American Massacre” rimane incerto, ma la sua storia è un promemoria di come, nel mondo del cinema horror, progetti ambiziosi possano svanire nel nulla, lasciando dietro di sé solo un’eco di attesa e speranza per i fan del genere.

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Luca Sereni

Sono un appassionato di cinema e teatro, con un amore profondo per la narrazione visiva e le emozioni che queste forme d'arte possono evocare. Da anni mi immergo nello studio della storia del cinema, esplorando le sue origini, le sue evoluzioni e l'impatto culturale che ha avuto nel corso dei decenni. La mia carriera nel giornalismo mi ha permesso di coniugare questa passione con la scrittura, offrendo ai lettori approfondimenti e analisi critiche su film, registi e tendenze artistiche. In VelvetCinema, mi dedico a raccontare storie che vanno oltre il grande schermo, analizzando il legame tra cinema e teatro, e come questi due mondi si influenzino reciprocamente. Ogni articolo è un'opportunità per condividere la mia curiosità e il mio entusiasmo, cercando di portare alla luce opere dimenticate e talenti emergenti. La mia missione è stimolare la conversazione e l'apprezzamento per il cinema, non solo come intrattenimento, ma come un potente mezzo di espressione artistica e sociale.

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