Torniamo a parlare di Leonardo Pieraccioni e del suo nuovo film “Pare parecchio Parigi” che sicuramente è al centro dell’attenzione. L’artista svela che non sembra nemmeno suo.
Di sicuro c’è grande attesa per questa pellicola che uscirà in sala per la 01 Distribution dal prossimo 18 gennaio in 450 copie.
Come riportato da Ansa l’artista specifica: “Alle soglie dei sessant’anni mi andava di affrontare in maniera più analitica la famiglia e quelle acredini che sempre ci sono e che, se si vuole, si possono risolvere in mezza giornata. Di film comici ne sono stati fatti molti e il pubblico si è disaffezionato un pochino, così ho pensato a un film che non sembrasse nemmeno mio”.
E poi parte la dedica: “Questo film è dedicato a tutti i sognatori”. Senza dimenticare però che il film è liberamente ispirato a una storia vera e cioè quella dei fratelli Michele e Gianni Bugli che nel 1982 partirono con il papà malato in roulotte facendogli credere di essere arrivati a Parigi anche se in realtà non erano di fatto mai usciti dal loro podere. Ma andiamo a scoprire qualcosa in più sul film in questione.
Pare Parecchio Parigi, cosa c’è da sapere?
Pare Parecchio Parigi è il quindicesimo film di Leonardo Pieraccioni come regista, uscito a quasi trent’anni dal primo cioè I laureati che è del 1995. Arriva a due anni dall’ultimo Il sesso degli angeli e si propone non come film di Natale ma in un periodo complesso come quello di gennaio.
Le riprese del film sono iniziate nel giugno scorso a Roma e sono andate avanti per sette settimane. Il primo trailer è stato fatto uscire nel dicembre del 2023 annunciandolo per l’uscita nelle sale arrivato un mese dopo. Nel cast insieme a Leonardo troviamo anche Chiara Francini, Giulia Bevilacqua, Nino Frassica e Massimo Ceccherini.
La sceneggiatura è curata dallo stesso Pieraccioni con Alessandro Riccio, mentre il primo è anche produttore. Le case di produzione impiegate sono la Levante Film e Rai Cinema mentre la distribuzione in Italia è firmata 01 Distribution. La fotografia è di Fabrizio Lucci e il montaggio di Patrizio Marone. Gianluca Sibaldi ha curato le musiche, mentre la scenografia è di Biagio Fersini e i costumi di Claudio Cordaro.