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Marco Bellocchio, la dedica per il premio a Rapito è davvero commovente

Rapito di Marco Bellocchio ha ricevuto l’ennesimo premio, ma oggi ci vogliamo soffermare sulle splendide parole e la dedica fatta dal regista.

Uomo di valore è riuscito a raccontare degli argomenti decisamente importanti anche con questo ultimo film e non solo.

Marco Bellocchio commuove (ANSA) VelvetCinema.it

Il film è stato presentato in anteprima il 23 maggio del 2023 al Festival di Cannes ed è uscito al cinema il 25 maggio. È riuscito a vincere tantissimi premi come sei Nastri d’argento per Miglior film, Migliore regia, Migliore attrice protagonista a Barbara Ronchi, Miglior attore non protagonista a Paolo Pierobon, Miglior sceneggiatura e Miglior montaggio. Inoltre il film ha vinto anche un Globo d’oro e un Ciak d’oro dimostrandosi prodotto di altissimo livello.

Inizialmente il film fu lavorato con il titolo La conversione e poi cambiò tutto. Si approfondiva un caso molto famoso e cioè quello di Edgardo Mortara che fece scalpore in tutto il mondo. Nel 1858 un bimbo di famiglia ebraica fu sottratto a soli sei anni dalle autorità ecclesiastiche. Fu trasferito a Roma sotto la custodia di Papa Pio IX per essere cresciuto con i valori cattolici. Il Papa stesso rifiutò di restituirlo nonostante le continue pressioni da parte dei genitori del bimbo. Ma ora andiamo a leggere le parole di Bellocchio stesso.

Marco Bellocchio e la splendida dedica

Marco Bellocchio ha parlato così, attraverso il suo canale social, del premio ricevuto per Rapito: “Voglio ringraziare SNCCI (i critici del Sindacato) che hanno voluto riconoscere al film questo premio così prestigioso che la bella immagine rappresenta con mia grande commozione. Si tratta di un premio per i bambini che oggi vengono massacrati ovunque nel mondo”.

Marco Bellocchio, grandissimi risultati (ANSA) VelvetCinema.it

Aggiunge: “Molti sono esposti alla morte, parlo di chi se ne fa scudo, in difesa di un principio di odio e vendetta, secondo un altro principio di doppia decimazione per autodifesa, contro una pace che impotentemente possiamo solo invocare e condividere con le parole”.

Ricordiamo che Rapito è stato designato come miglior film italiano dell’anno dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici il Miglior Film Italiano dell’anno. Si tratta di un premio sicuramente meritato per un film di assoluto livello e che ha permesso al pubblico di ottenere grande soddisfazione visto che ha tifato sempre per Bellocchio.

Marco si è dimostrato ancora una volta artista concettuale, pieno di grandi idee e soprattutto di voglia di dare con il cuore i suoi messaggi a un pubblico sempre più pronto a riceverli.

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Matteo Fantozzi

Matteo Fantozzi nasce a Roma il 10/12/1986. Nel 2005 consegue il diploma allo scientifico sperimentale Giulia Falletti di Barolo. Nel 2008 consegue la laurea al Dams con indirizzo regia a Roma Tre col massimo dei voti. Nel 2010 consegue la laurea specialistica in Cinema e tv nell’era del digitale a Roma Tre col massimo dei voti. Nel 2013 diventa giornalista pubblicista.

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