Il film Mean Girls è già un grandissimo successo al cinema e chi se lo sarebbe aspettato per un lavoro partito anche con qualche bocca storta da parte della critica.
La pellicola si attesta in cima al podio del weekend seguito da The Beekeeper e Wonka che stanno ottenendo altrettanto successo.
Il film è diretto da Arturo Perez Jr e Samantha Jayne ed è l’adattamento del musical omonimo di Jeff Richmond, Nell Benjamin e Tina che a sua volta è ispirato al film Mean Girls di Mark Waters. La differenza da quest’ultimo è legato al fatto che ci troviamo più di fronte a un musical che a una commedia vera e propria.
Nel cast troviamo Angourie Rice, Reneé Rapp, Auli’i Cravalho, Jaquel Spivey, Bebe Wood tra gli altri. Sicuramente si tratta di un film interessante che fa leva su alcuni aspetti molto intensi legati al mondo femminile delle post adolescenti. La critica per ora ha speso solo parole al miele, vedremo se nel corso del tempo ci saranno altri commenti positivi come sicuramente c’è da aspettarsi.
Mean Girls, è già successo
Ormai siamo abituati al fatto che un film appena uscito al cinema ci indichi la via di quelli che saranno gli incassi. E proprio sulla scia di fenomeni come Barbie e C’è ancora domani il film Mean Girls pare si prenderà la scena della viralità. Questo perché piace e crea appeal di fronte a un pubblico concentrato più sui reel di TikTok che sulla trama e le vere emozioni.
Durante il weekend il film ha ottenuto un grande successo con la possibilità di ampliarlo visto che negli Stati Uniti oggi è festa, si celebra il Martin Luther King Day. E proprio in un weekend speciale per la democrazia è arrivato un successo di 32 milioni di dollari per il film. Un successo se si pensa che era costato alla Paramount appena 36 milioni.
Il film inizialmente era stato pensato direttamente per lo streaming della casa di produzione, ma poi le proiezioni di prova hanno dato segnali confortanti e portato il lavoro in sala. Attirate soprattutto le ragazze giovani basti pensare che i dati parlano del 75% di donne con il 60% con meno di 25 anni. E chissà che questa splendida esperienza non possa convincere la Paramount a far partire una saga per poter creare un pubblico fidelizzato. Il tempo ci dirà se questo ragionamento è valido o meno.