Martin Scorsese ha parlato al Los Angeles Times del suo nuovo progetto. Il suo prossimo film sarà incentrato su Gesù Cristo e sulla predicazione attorno alla sua figura nei tempi moderni.
Non è nuovo a questi argomenti il regista italo americano che in passato aveva L’ultima tentazione di Cristo nel 1988 e che nel 2016 con Silence aveva lavorato a un’operazione molto complicata parlando delle persecuzioni subite dal popolo cristiano in Giappone nel XVII secolo.
Scorsese è sicuramente un regista che non scende a patti e che quando lavora sul cinema lo fa con personalità e grande intelligenza. Per questo va riconosciuto che il suo lavoro è sempre acuto e molto intelligente. Lo dimostrano anche i suoi ultimi lavori, pieni di suspence e di grande voglia di continuare a raccontare qualcosa nonostante le primavere oggi siano con la prossima 82. La speranza è quella di avere una nuova perla per un film stavolta breve, si parla di appena 82 minuti, dopo l’epopee degli ultimi.
The Irishman, distribuito direttamente su Netflix nel 2019, era stato molto criticato perché durava oltre i 200 minuti, praticamente tre ore e mezza. Non ci era andato tanto per il sottile nemmeno con Killers of the Flower Moon che invece durava 206 minuti. Oggi nella generazione di TikTok forse questo era considerato eccessivo, in una società dove non c’è più spazio per la riflessione.
Martin Scorsese ha parlato del suo nuovo film che si preannuncia come un lavoro di altissimo livello. L’artista ha spiegato che lo spunto è nato dopo un’udienza tenuta in Vaticano da Papa Francesco.
All’epoca di questo evento il regista aveva parlato a La Civiltà Cattolica, spiegando: “Ho risposto all’appello del Papa al mondo dell’arte nell’unico modo che io conosco. Ho immaginato e scritto un copione per un film su Gesù”.
La trama, ci dicono gli spoiler, sarà ambientata nel presente anche se Scorsese non ha intenzione di fermarsi a un’identificazione temporale per un film che ha definito senza tempo. Si esploreranno i principi della predicazione di Gesù.
Spiega Martin Scorsese: “In questo momento la parola religione crea una certa indignazione perché per molti versi ha fallito. Questo non significa che l’impulso iniziale fosse sbagliato. Sto cercando di trovare un modo per renderlo più accessibile e togliere il fardello negativo di ciò che è stato associato alla religione organizzata. Pensiamoci sul messaggio originario di Cristo. Potreste rifiutarlo, ma potrebbe fare la differenza nel modo in cui vivete la vostra vita anche rifiutandolo. Non scartatelo a priori”.
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