Leonardo Pieraccioni è nato a Firenze il 17 febbraio del 1965 e dunque tra poco compirà 59 anni. L’attore si è lasciato andare a una riflessione sulla sua età ai microfoni di Verissimo da Silvia Toffanin su Canale 5.
Con la sua solita ironia l’artista toscano ha affrontato il tempo che passa, specificando alcuni suoi pensieri che hanno fatto riflettere anche i fan. Ma andiamo a vedere cosa ha detto.
Figlio unico ha frequentato per due anni la scuola da perito aziendale, ma nel 1981 a soli 16 anni partecipa a Un ciak per artisti di domani, un programma presentato dal conterraneo Carlo Conti. Dopo essersi arruolato nell’arma dei carabinieri torna a lavorare nello spettacolo nel 1986 conducendo con Conti su Teleregione il varietà Succo d’arancia e anche lavorando a teatro con Giorgio Panariello. I tre diventeranno poi amici inseparabili anche nella vita.
Passano un po’ di anni e nel 1991 debutta come attore in Zitti e mosca di Alessandro Benvenuti. Nel 1995 poi arriva l’esordio nel triplice ruolo di protagonista, regista e sceneggiatore de I laureati. Ma l’insospettabile esplosione arriva nel 1996 quando dirige, scrive e interpreta un altro film e cioè Il Ciclone che lancia anche il talento di Natalia Estrada. Da lì sono tantissimi i successi che l’hanno portato a diventare uno degli uomini di cinema più famosi del nostro paese.
Leonardo Pieraccioni, la riflessione sull’età
Leonardo Pieraccioni si è lasciato andare a una riflessione molto interessante sulla sua età e lo scorrere del tempo. Ovviamente non è mancata la solita simpatia di un personaggio straordinario che non possiamo non amare per quanto fatto nel corso della sua carriera.
Scherzando ha iniziato con una battuta a Silvia Toffanin: “Sono arrabbiato con te perché quando sono arrivato qui tutti mi hanno fatto i complimenti, tranne una signora che mi ha detto che sono invecchiato”.
Ha poi aggiunto: “Ci penso che sto andando avanti con l’età perché, rispetto a prima, non è proprio cambiata la mia voglia di far ridere il pubblico e di fare cinema. L’anno prossimo però compirò sessant’anni. Mia figlia è diventata una ragazzina e mi guarda e dice che sono un boomer. Sono contento di questo film perché anche lei si è commossa e le è piaciuto. Penso che questo film sia importante perché credo che in ogni famiglia ci sia qualcosa di non detto, non risolto. Ho estremizzato la situazione ma il concetto era quello”.
L’attore ha dunque parlato a lungo proprio del film Pare parecchio Parigi.