La storia di Claudio Cecchetto è una di quelle che passano inosservate, ma mai dimenticate. Ecco chi era uno dei più grandi talent scout.
La figura del talent scout è spesso sottovalutata da chi si limita ad ascoltare la musica italiana. Eppure questa figura può rivelarsi estremamente importante per scoprire, portare alla luce e valorizzare il talento degli artisti. In pochi in Italia sono riusciti a raggiungere il livello di eccellenza in questo campo più di Claudio Cecchetto. Un talent scout con un occhio leggendario per questo lavoro, tanto da portare la sua storia anche sul grande schermo.
Claudio Cecchetto nasce e si forma a Milano ed è stato sempre attirato dal mondo della musica. Nei suoi primi anni lavorativi fa il disc jokey in discoteca per poi approdare a Radio Milano International come conduttore nel 1975. La sua esperienza radiofonica aumenta nel tempo fino a portarlo in televisione prima con Rai e poi con Fininvest. Il grande scoppio di popolarità la si ha con la creazione di Raio Deejay, radio si sua proprietà che debutta nel 1982.
Al successo di Radio Deejay, che continua ancora oggi a trasmettere con grande successo tra il pubblico, c’è l’altrettanto grande successo della trasmissione Festivalbar, in onda su Canale 5 a partire dal 1983. Cecchetto sarà conduttore delle prime 7 edizioni di Festivalbar, dove porterà moltissimi giovani talenti che saranno la dimostrazione del suo grande talento come talent scout.
I talenti scoperti da Claudio Cecchetto
In qualità di conduttore radiofonico e di produttore discografico Cecchetto ha fatto valere le sue qualità come talent scout e ha portato alla luce tantissimi grandi successi. La prima scoperta di successo di Cecchetto è stato Sandy Marton nel 1986. Per l’occasione venne creata l’etichetta Ibiza Records che servì alla produzione del singolo People From Ibiza, un successo dance internazionale. Sempre nel 1986 produsse anche il singolo Boys Boys Boys, che lanciò la carriera di Sabrina Salerno, e molti altri.
Alla fine degli anni ’80 Cecchetto fa probabilmente la sua più grande scoperta come talent scout: Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. L’energia di questo ragazzo lo rese perfetto per la radio, tanto da portare Cecchetto a dargli un programma tutto suo: 1, 2, 3… Jovanotti, che fu la piattaforma di lancio per altri musicisti di talento del periodo, primi tra tutti gli 883.
In quegli anni è anche responsabile per il lancio di molti grandi personaggi radiofonici che avranno anche successo televisivo. Parliamo a esempio di Amadeus, Leonardo Pieraccioni, Fabio Volo e, soprattutto, Fiorello.
La vita di Cecchetto è costellata di successi che verranno raccontati stasera su Rai 1 nell’intervista inedita People From Cecchetto, in cui si andrà a ripercorrere tutta la sua carriera ascoltando le testimonianze dei suoi colleghi.