Totò come è diventato cieco? La malattia dell’attore

Sapevate che per un periodo della sua vita Totò rimase completamente cieco? La verità sulla malattia risiede nella sua voglia di lavorare.

Era conosciuto come il Principe della comicità e durante la sua carriera ha tenuto più e più volte fede a questo nome. Il suo innegabile talento recitativo, la sua naturale vena comica, la capacità di portare in scena quella spensieratezza tutta napoletana di vedere la vita lo resero un idolo tra i contemporanei. Totò è un maestro per tutti gli attori successivi, ma la sua natura instancabile e di voler sempre lavorare lo portarono alla cecità completa.

Totò, il Principe della comicità italiana
La cecità di Totò, ecco cosa successe in quel periodo – ANSA – velvetcinema.it

I problemi per Totò cominciarono nel 1956 in seguito alla morte del figlio da cui non si riprese mai del tutto. Dopo un periodo di pausa in cui rimase chiuso in casa, Totò decise di tornare a lavorare con una grinta che pareva quasi ossessiva. Diretto da Camillo Mastrocinque girò 4 film a catena, in un periodo che segnò il picco massimo del sodalizio tra regista e attore. Subito dopo, però, sentì il richiamo del palcoscenico.

Dopo aver completato una tournée in tutta Italia nel 1956 Totò rimase bloccato da una broncopolmonite di origine virale, ma la sosta durò poco, perché contro il parere dei medici decise di tornare sul palco. Sebbene la prescrizione fosse di 2 settimane di riposo, Totò cerò ugualmente di esibirsi pochi giorni dopo la diagnosi, finendo con lo svenire poco prima dello spettacolo.

L’aggravarsi della salute e la cecità totale

Anche dopo questo tremendo campanello d’allarme, il Principe decise di continuare la sua tournée e si esibì a Biella, Bergamo e Sanremo. Proprio nella data ligure cominciò a sentire i primi problemi alla vista, e a nulla servirono queste avvisaglie. Totò voleva continuare a recitare.

Totò e la cecità
Quando Totò divenne completamente cieco, ecco cosa è successo – screenshot Youtube, Amazon Prima Video Italia – velvetcinema.it

Il tracollo si verificò durante la data di Palermo della turnée teatrale. Proprio nel bel mezzo dello spettacolo Totò improvvisamente si trovò quasi al buio. Con non poca fatica riuscì comunque a portare a termine lo spettacolo e successivamente dovette continuare la tournée portando sempre un paio di occhiali da sole per riposare gli occhi. Successivamente i medici diagnosticarono all’attore una corioretinite emorragica all’occhio destro.

In un primo momento Totò fu completamente cieco e anche in seguito al rientro dell’emorragia la noncuranza per quella condizione fece sì che la vista non gli ritornasse mai del tutto. Parte della responsabilità viene data anche all’impresario teatrale Remigio Paone, che insistette perché Totò continuasse a recitare. Di fatto questo problema di salute concluse la carriera di Totò a teatro, mentre non compromise più di tanto quella cinematografica. Nonostante la cecità Totò continuò a recitare al cinema, facendosi sostituire nei casi di ridoppiaggio Carlo Croccolo perché non era in grado di vedere lo schermo per sincronizzare il labiale.

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