Nella lunga filmografia di Totò, Napoli Milionaria! è uno dei più grandi successi. Vediamo insieme da dove arriva e cosa contiene.
Pochi uomini di spettacolo in Italia possono dire di aver fatto tutto e di averlo fatto in maniera eccellente come Eduardo de Filippo. Il maestro della drammaturgia napoletano è riuscito a passare in maniera perfetta dal teatro al cinema adattando perfettamente il suo linguaggio. Una delle dimostrazioni di questo passaggio perfetto è quello effettuato con l’adattamento di Napoli Milionaria!.
Napoli Milionaria! nasce come spettacolo teatrale portato in giro per l’Italia dalla compagnia di De Filippo a partire dal 1945. 5 anni dopo, con l’Italia ormai fuori dalla guerra e con l’industria cinematografica che sti stava pian piano riprendendo la commedia viene adattata a film. Lo stesso Eduardo de Filippo diviene sceneggiatore, regista e interprete della sua opera, con l’aggiunta di Antonio “Totò” de Curtis, il napoletano per eccellenza del periodo, a completare un cast eccezionale per un film che sarebbe divenuto un successo.
Commedia e film parlano di una famiglia napoletana che cerca di sopravvivere lavorando onestamente nel periodo della guerra. Gennaro, il capofamiglia, si fa garante della condotta morale di tutti i membri: la moglie Amalia, fa la borsa nera, la figlia Maria Rosaria, che sogna una vita facile e senza tribolazioni, e il figlio Amedeo, che non ha voglia di lavorare. Quando Gennaro viene deportato la sua famiglie deve ricorrere a mezzi poco leciti per sopravvivere e finisce per arricchirsi enormemente, solo per trovare lo sdegno dello stesso Gennaro al suo ritorno.
Adattando il suo scritto per il cinema, Eduardo de Filippo si prende un po’ di libertà di interpretazione e cambia diverse cose nella sua opera. In particolare cambiano i temi su cui de Filippo punta la lente d’ingrandimento. Il regista decide di inserire nella sua opera un approfondimento sui temi caldi del periodo, come il fenomeno del contrabbando, della prostituzione e dei “figli della guerra”.
Il film ha inoltre una morale molto più amara rispetto alla commedia teatrale. Se a teatro de Filippo ha dato a tutti i personaggi modo di redimersi dalla loro vita di peccati, nel film questo non accade. Amedeo, che durante l’occupazione diventa ladro di auto, alla fine del film non viene perdonato e coperto, ma messo in carcere, da cui esce come convinto comunista.
Il cambiamento più grande, paradossalmente, è il personaggio di Pasquale Miele, interpretato da Totò. Personaggio originale del film, non presente nella commedia originale e creato appositamente per portare in scena il maestro della comicità napoletana.
Potrete vedere Napoli Milionaria! stasera su Rai 1 alle 21:30.
Abbiamo intervistato Marta Zoe Poretti, critica cinematografica, che ci ha regalato un ampio spettro del…
Heath Ledger è morto esattamente come oggi 18 anni fa, proprio per questo sui social…
Roberto Ricci ha scritto Cinema Assassino per Le Mezzelane, abbiamo avuto il piacere di intervistarlo…
Il mondo dell'horror invade l'animazione e prende a soggetto personaggi che hanno fatto la storia.…
Perfect Days è una perfetta parabola della vita in pieno stile Wim Wenders che stupisce…
L'associazione culturale Visioni_47 lancia tre nuovi corsi di cinema per raccontarci questo mondo. Gli argomenti…