La banda del Gobbo è un film poliziottesco del 1977 per la regia di Umberto Lenzi. Si tratta del terzo e ultimo film della saga con protagonista er Monnezza.
Il film è entrato nell’immaginario del pubblico per il suo essere cruento e curato in ogni minimo dettaglio. Il pubblico lo ha apprezzato davvero molto.
Lenzi curò non solo la regia ma anche soggetto e sceneggiatura. Nel cast troviamo Tomas Milian, nel doppio ruolo del Gobbo e de er Monnezza, oltre a Pino Colizzi, Mario Piave, Isa Danieli, Sal Borgese, Luciano Catenacci, Guido Lontini, Pierangelo Civera, Nello Pazzafini e molti altri ancora.
Il film portò alla rottura tra Lenzi e Milian per un monologo moralista sulle classi agiate. Il regista voleva eliminarlo, ma l’attore pretese di mantenerlo sfruttando una clausola sul suo contratto. Il film incassò complessivamente oltre un miliardo e mezzo di lire, un record molto importante per l’epoca. Crudo e un po’ sopra le righe fu immagine di un periodo storico molto particolare e cruento per un pubblico sempre pronto a riflettere anche su tematiche molto complesse, decisamente più di oggi.
La banda del Gobbo, trama e curiosità
La trama de La banda del Gobbo racconta come dopo aver latitato il Gobbo si prepara per organizzare una rapina. Nonostante il colpo alla fine vada a segno i tre complici provano a sparargli per farlo fuori e lui ha sette di vendetta. Cercherà di farsi sotto per riuscire a raggiungere qualcosa che poteva sembrare anche imprevedibile.
La storia è molto amara con un sapore acre e che lascia tutti senza parole. Il film si ascrive al tanto famoso genere del poliziottesco che trionfò in anni passati e che fu specchio di una società. Proprio grazie a questo genere, ancora una volta, il cinema italiano dimostrò la sua assoluta superiorità nel fare cinema, reinventando un genere nato in America.
Diretto in maniera esemplare quel lavoro aveva un ritmo davvero sostenuto. Ogni inquadratura, ogni scelta sembrava posizionata al posto giusto e al momento giusto per lasciare respiro al pubblico ma anche per farlo riflettere e farlo divertire. La simpatia di Milian, anche nella serietà, era già evidente in questo tipo di film. Va sottolineato e ricordato che ci troviamo di fronte a un lavoro molto diverso da quello che abbiamo visto col personaggio di Nico Girardi che è assolutamente differente dal Monnezza, perché meno amaro e decisamente più simpatico. Chi guarderà stasera il film su Cine34 a partire dalle 21.20?