Il materiale emotivo è un film molto intenso con Sergio Castellitto impegnato nel triplo ruolo di regista, sceneggiatore e attore. L’opera è tratta da un soggetto di Ettore Scola con Ivo Milazzo e Furio Scarpelli.
L’artista l’ha scritto, come altri suoi lavori, insieme a Margaret Mazzantini, riuscendo a regalarci una commedia molto emotiva e piena di spessore.
Nel cast al fianco di Sergio troviamo anche Berenice Bejo, Matilda De Angelis, Nassim Lyes, Clementino, Sandra Milo, Alex Lutz e Bruno Gouery. Si tratta di una co-produzione italofrancese con parte del testo recitato in francese. L’ambientazione è una Parigi molto vignettistica che ricorda il mondo dei fumetti.
Il trailer è stato diffuso il 13 settembre del 2021 e distribuito nelle sale cinematografiche del nostro paese il 7 ottobre del 2021. Sono molte le emozioni che emergono all’interno di un film delicato e molto forte emotivamente che ci regala una sorta di sogno di straordinario respiro e in grado di raggiungere il cuore del pubblico maggiormente sentimentale. Il film sarà trasmesso stasera su Rai 3 a partire dalle ore 21.20.
La trama de Il materiale emotivo ci racconta la storia di Vincenzo, un uomo particolare che a Parigi gestisce una libreria e si trova fuori dai suoi tempi. Dopo un incidente la figlia Albertine ha adottato un mutismo selettivo in grado di regalare preoccupazioni al padre ma anche di sviluppare la sua fantasia. Vincenzo incontra Yolande e deve così assolutamente confrontarsi con una parte di lui che ha tenuto da parte nascosta. Sarà dunque importante per lui tirarsi fuori da un contesto per raccontare le sue emozioni.
Castellitto pensò di girare il film proprio come omaggio a Ettore Scola che è scomparso il 19 gennaio del 2016 anche se il film uscì nel 2021. Al Corriere della Sera l’uomo ha specificato: “Ettore Scola è stato uno dei miei maestri, per lui ho fatto due film come attore. Era un grande amico e gli mostravo sempre in anteprima i miei film”.
Aggiunge: “Ho avuto un impeto studentesco, il piacere di tornare indirettamente a lavorare con lui. Lessi 60-70 pagine di un suo trattamento che non era ancora diventato una sceneggiatura. La prima idea è stata quella di far riaffiorare la teatralità di questa storia, un italiano che vive a Parigi, un librario carcerato in libreria con una figlia paralizzata che vive al piano di sopra. La loro condizione è di esuli volontari dalla realtà. Un uomo che ha completamente negato qualsiasi relazione tecnologica o virtuale che non sia la lettura dei libri. Entra una ragazza nella sua vita che gli offrirà l’ultima occasione di un amore”.
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