Paola Cortellesi non potrà essere candidata ai David di Donatello per la migliore regia nonostante il suo “C’è ancora domani” è uno dei film più discussi del 2023.
Il motivo è prettamente legato a situazioni regolamentari, ma la polemica apre una discussione e forse porterà a cambiare tutto molto rapidamente.
Il successo al box office e il grande apprezzamento della critica non basteranno a confermare il film in cima ai migliori, questo perché il regolamento ostacola Paola. Infatti l’articolo 5 specifica chiaramente che “un regista esordiente non può essere votato nella categoria del miglior regista”. Una scelta molto discutibile e francamente incomprensibile e chissà che proprio questo film non possa far cambiare tutto.
Nonostante la regola esista da sempre forse qualcuno si sarà reso conto che il premio non è alla carriera ma semplicemente votato al film che se apprezzabile anche per un esordiente non dovrebbe conoscere limiti. Per questo speriamo che vivamente si faccia qualcosa per cambiare una regola che appare davvero priva di senso e fuori da ogni possibile schema razionale. Per ora non cambierà nulla ma la speranza è l’ultima a tramontare.
Paola Cortellesi e il futuro da regista
E ora subito ci si interroga sul futuro da regista di Paola Cortellesi, convinti che possa tirare fuori un gran film dietro l’altro. La grande sensibilità e intelligenza con cui ha trattato la sua opera prima “C’è ancora domani” apre le porte a qualcosa di molto interessante e starà a lei ora capire cosa voler fare. Non mancano tutti gli stilemi per ascrivere la regista al mondo del cinema di cultura popolare degli anni sessanta/settanta, quasi quello proletario di Pasolini, ma non mancano i riferimenti alla commedia all’italiana.
La sensazione però è che un’artista poliedrica come la Cortellesi possa decidere di cambiare strada per fare qualcosa di differente, nuovo e ancora più interessante seppur difficile. Questo perché quando esci con un’opera prima di questo livello è difficile pareggiare e fare meglio, sarai sempre accostato a un lavoro importante e sarai costretto a combatterci tra molte virgolette. Certo partire bene è un traino per portare gli spettatori in sala anche per un secondo lavoro e Paola è donna intelligente che ha sempre dimostrata di sapersi calare solo in progetti che ne valorizzassero il suo profilo. Noi non possiamo che seguirla e avere voglia e forza di farle capire che il cinema ha bisogno di soggetti come il suo soprattutto in un periodo di down a livello culturale come questo.