Compagni di scuola di Carlo Verdone è un film destinato a rimanere sempre attuale. Ancora oggi a 35 anni dalla sua uscita è un film che rivivamo ai giorni nostri.
Cult del cinema italiano ha al suo interno alcuni stilemi di cui non ci stancheremo mai di parlare e che possono rappresentare al meglio anche alcuni momenti della nostra vita.
La pellicola è stata scritta da Verdone stesso insieme a Leonardo Benvenuti e Piero De Bernardi con produttori Mario e Vittorio Cecchi Gori. Il cast è eccezionale, vediamo accanto all’attore romano Nancy Brilli, Christian De Sica, Angelo Bernabucci, Massimo Ghini, Eleonora Giorgi, Athina Cenci, Natasha Hovey, Maurizio Ferrini, Alessandro Benvenuti, Fabio Traversa, Luigi Petrucci, Piero Natoli, Luisa Maneri, Isa Gallinelli, Giusi Cataldo, Gianluca Favilla, Giovanni Vettorazzo, Silvio Vannucci, Gianni Musy, Serena Bennato, Francesco Salvadori, Tony Brennero e Antonio Salvemini.
Il racconto è molto semplice, ma allo stesso tempo fatto di meccanismi che raccontano la vita. Si riesce così a ragionare e a rivivere qualcosa di molto importante che fa parte di noi tutti soprattutto se arrivati a una certa età e pronti a rimettere le mani dentro a un pentolone fatto di ricordi e di rimpianti ma anche e soprattutto nostalgie.
Compagni di scuola, ancora oggi è attuale
Compagni di scuola racconta un momento senza tempo, la classica rimpatriata dei compagni del liceo. Arrivati metà strada tra i trenta e i quaranta un gruppo di amici si rivedono con tanti che non lo facevano da tempo e altri che invece continuano a incontrarsi regolarmente. C’è chi ha avuto una storia, chi non si è più visto e si è dimenticato. In fondo sono tutti infelici e scontenti in una classica commedia all’italiana dal tono ironico ma anche malinconico. Un racconto fatto di prospettive fallite e anche di qualche dolore di troppo ancora nel cuore.
Uno spettro nell’armadio di chiunque che guardandosi alle spalle ci obbliga a fare delle riflessioni e a mettere i puntini sulle i. E se siete troppo giovani forse non potete capire, ma guardando il film magari tra dieci o vent’anni vi renderete conto che ancora questo film sarà attuale. Perché cambiano i tempi, le tecnologie, ma la nostalgia per i tempi andati è un conto salato con cui tutti dobbiamo scendere a patti per pensare che una soluzione per abbatterla alla fine possa anche esserci. Di sicuro una ricetta non c’è, ma la voglia di analizzarsi dentro potrebbe regalarci qualcosa di importante.
