Più volte si è ipotizzato come i film horror deviassero le menti della gente, sono numerosi gli esperti che si sono espressi in merito. Tra questi citiamo due maestri del genere come Lucio Fulci e Wes Craven.
In momenti differenti sotto diversi punti di vista i due autori si sono espressi su questa piaga che regala pregiudizi legati proprio al modo di fare cinema che a loro ha tanto gratificato.
In una lunga intervista sulla Rai affrontava il discorso con grande intelligenza il regista de …E tu vivrai nel terrore l’aldilà: “L’horror è fantasia pura. L’horror è paura, ma una paura di sogno. Tutte le volte che arriva una vicenda come quella di questi giorni di una persona che uccide un figlio o la moglie è diversa da noi, che descrive una paura che è un incubo che finisce. Purtroppo quegli incubi là non finiscono. E allora io dico che l’horror è liberazione, sono contro gli psicologi”.
Proprio sugli psicologi aggiunse: “Mi fanno ridere, li detesto, non sanno che tutta la cosa è stata inventata da uno che aveva bisogno di soldi per comprarsi la droga, si chiamava Sigismundo Freud. Gli servivano soldi e copiò la confessione ai cattolici, invece di farla collettiva la fece singola. Così questi cialtroni continuano a parlare. Il presunto mostro di Foligno. Arriva uno psicologo e chiede al sospettato che film aveva visto, questo racconta dieci film per lo sgomento dello psicologo. Questi poteva avere sette anni e aveva visto film horror al cinema, ma si imbucava. Tra questi c’erano film miei e di Dario Argento e altri. Lunga tirata sul cattivo effetto dei film horror sulle menti, che fanno diventare malati. Poi scoprono che non era lui il mostro di Foligno“.
Il parere di Wes Craven
Wes Craven ha diretto tantissimi film di assoluto livello internazionale, con il pubblico che si sta rendendo conto anche della grandezza della saga di Scream all’uscita un po’ bistrattata dal critica. Proprio alla fine del primo capitolo il killer, che non vi spoilereremo, sottolinea: “Non si dia la colpa ai film horror, non creano psicopatici ma li rendono solo più creativi“. Sono parole impresse nella mente del pubblico e che rappresentano l’idea del regista.
Quindi è facile rispondere alla domanda nel titolo, l’horror non può deviare una mente ma chi si fa influenzare sicuramente aveva dei problemi anche in precedenza. Diventa interessante riflettere su un aspetto fin troppo spesso sottovalutato e sbrigativamente raccontato dai perbenisti.