La morte di Anna Kanakis ha sconvolto il mondo dello spettacolo, abbiamo ascoltato Giulio Base che ha avuto modo di collaborare con lei e di viverla giorno dopo giorno.
Le parole dell’attore e regista sono molto emozionanti e dimostrano la grande sensibilità di Giulio e l’affetto nei confronti di una grande artista che ci mancherà molto.
Chi era Anna? Così risponde Base: “Anna era molto diversa dall’immagine che aveva o almeno dall’immagine superficiale che molti ne avevano. Intanto era una donna di grandissima cultura che ha avuto magari poco modo di far vedere, di mostrare. A cui è stata data poca occasione soprattutto agli inizi della carriera perché ultimamente aveva saputo rigenerarsi grazie al suo enorme talento da scrittrice e i suoi libri hanno avuto consenso“.
Così Giulio racconta la loro collaborazione: “Io ho avuto la fortuna di dirigerla in un film dove è stata eccezionale, non solo sul set ma nella preparazione. Interpretava. Claudia Procula, la moglie di Ponzio Pilato, e aveva studiato, ricercato, si era riletta le scritture. Era disponibile e brava sempre. Ho avuto, in occasione della presentazione di uno dei suoi libri, la possibilità di leggere delle pagine del suo romanzo che mi aveva chiesto. In quell’occasione interloquiva con Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale ora, nutriva amicizie al suo livello non nel mondo dello spettacolo da paillettes e lustrine. Era nata una bella amicizia, era una delle mie fan più scatenate. Chi vuole può leggere sui social come aveva parole dolci per ogni film mio che usciva. Mi voleva un bene enorme e io anche a lei, la seguivo, leggevo i suoi libri. C’era stima, ci sentivamo. Bella, bellissima, elegante, colta, raffinata, chic e a suo modo divina inteso come modo all’antica di vivere la femminilità da dea“.
Giulio Base e Anna Kanakis, la collaborazione
Giulio Base e Anna Kanakis avevano collaborato nella miniserie L’inchiesta – Anno Domini XXXIII diretto proprio dall’uomo e che vedeva la donna nel cast nel ruolo della moglie di Ponzio Pilato, Claudia Procula. Da quel percorso comune i due avevano anche stretto una splendida amicizia che era durata nel tempo.
Anna ci ha lasciato ieri ad appena 61 anni dopo una malattia che l’aveva colpita e che non le ha lasciato scampo. Ci mancherà un’artista straordinaria e una donna dallo spessore morale straordinario e dalla cultura sterminata. I suoi lavori però rimarranno a ricordare e testimoniare la sua grandezza sotto diversi punti di vista.