Wes Craven è stato uno dei più grandi registi della storia del cinema e sebbene il suo valore e lavoro venga ascritto all’horror non era solo un autore di genere.
Tra le sue opere si distinguono la saga di Scream e due capitoli di quella di Nightmare, ma ha girato tanto altro.
Come molti autori che si sono confrontati con l’orrore anche Wes inizia la sua carriera nel cinema a luci rosse per adulti, imparando così prima di tutto la tecnica sul come gestire la macchina da presa. Nato a Clevaland il 2 agosto del 1939 si laurea in lettere e filosofia e inizia a lavorare come insegnante. Culla però il sogno del cinema e proprio per questo abbandona l’insegnamento.
Il suo primo lavoro è un vero capolavoro che entra nella storia del cinema, si intitola L’ultima casa a sinistra e ricalca quanto visto in La Fontana della Vergine di Ingmar Bergman. Riesce a scrivere un lavoro duro, crudo, che critica e da un pugno allo stomaco con una fattura veramente di alto livello e un modo di fare fortemente influenzato dal suo essere sempre in grado di raccontare storie.
Wes Craven e la consacrazione
Nonostante Wes Craven abbia girato tanti capolavori come Nightmare, Le colline hanno gli occhi, Il Serpente e l’arcobaleno, La casa nera e ancora molti altri il motivo per cui si può considerare un genio arriva a metà degli anni novanta. Il cinema di genere sembra pronto a estinguersi, a morire, a non lasciare più traccia di sé. Lui lo rivitalizza grazie alla sua personalità e al suo modo di fare con intelligenza nella gestione della macchina da presa e anche un senso di ironia pazzesco.
Scream cambia per sempre la storia del cinema di genere e se oggi riusciamo ancora a vedere prodotti horror validi lo dobbiamo proprio a quel film. Una saga che viene ideata e porta la firma di Wes per i primi quattro capitoli, prima che la morte ce lo porti via tradito proprio da quel cervello geniale che sarà colpito da un cancro. Scream rompe col passato e riesce a scherzare col pubblico e con tutti gli stilemi che avevano fatto dello slasher un genere ormai troppo commercializzato e ricalcato in continuazione.
Con questo film Craven gira anche un romanzo di formazione, la storia di giovani che devono vivere e affrontare dei veri drammi all’interno della loro esistenza. Giovani che si confrontano con la morte e sono costretti a vincerla. E praticamente mai è semplice.