Anche i migliori sbagliano. Questa svista di Nolan fa sorridere, ma é un elemento che rende il film unico.
Il nome di Christopher Nolan é uno di quelli che non passa inosservato. Dai suoi primissimi film fino ad oggi il suo nome é stato capace di portare al cinema ondate di spettatori pronti a rimanere estasiati da quello che il grande regista é pronto a propinare.
Da Inception a Memento, dalla trilogia de Il Cavaliere Oscuro a Tenet, ogni film di Nolan si é rivelato un grande successo o quantomeno degno di una visione. Il regista si é imposto come uno dei più importanti della sua generazione grazie al suo studio maniacale delle inquadrature, al suo continuo sperimentare mettendo in scena sempre nuovi espedienti di trama e colpi di scena complessi tenendo sempre un disegno di fondo chiaro che appassiona lo spettatore anche quando non in grado di comprenderlo per intero.
D’altronde é ormai un luogo comune come Nolan sia il regista dei film incomprensibili. Eppure questo mistero attorno al messaggio finale dei suoi film e al destino dei suoi personaggio continua ad affascinare. Non é stato da meno con il film uscito quest’anno, Oppenheimer, per molti già il favoritissimo al premio di miglior film per gli Oscar 2024.
La svista di Oppenheimer, anche i migliori sbagliano
Oppenheimer mette in scena la storia del fisico J. Robert Oppenheimer e il resto della squadra di scienziati impegnati del progetto Manhattan, il progetto americano che portò alla realizzazione della bomba atomica sul finire della Seconda Guerra Mondiale.
Il film prende il punto di vista dello scienziato protagonista per mostrare la sua graduale presa di coscienza del fatto che stanno costruendo un’arma terrificante, capace, nel peggiore dei casi, di mettere fine all’intero genere umano. La sua reazione questo pensiero é ciò che guida l’intera pellicola.
L’attenzione di Nolan per i dettagli che mette a schermo è ormai diventata un marchio di fabbrica. Online non si perde occasione per puntualizzare su qualche dettaglio nascosto in ogni inquadratura dei suoi film che mostra come Christopher Nolan sia sempre attento a tutto il contesto storico, sociale e personale dei suoi film.
Un dettaglio, però, stavolta è sfuggito. Il film si ambienta negli Stati Uniti sul finire della seconda guerra mondiale, più precisamente nel 1945 e in alcune scene di festa patriottiche vengono sventolate delle bandiere a stelle e strisce. Ebbene quelle bandiere contano 50 stelle, rappresentanti gli stati che compongono gli USA, che però all’epoca erano solo 48. Nel 1945 Hawaii e Alaska non facevano ancora parte della federazione, quindi le stelle sulla bandiera dovevano essere 48.