La carriera di Mickey Rourke ha viaggiato spesso sulle montagne russe, impossibile non notarne gli eccessi e le cadute. E ancora oggi non si è fermata.
Artista poliedrico ha interpretato tanti straordinari ruoli, ma ancora oggi non abbiamo capito se abbia sfornato più capolavori o insuccessi.
Mickey nasce come Philip André il 16 settembre del 1952 a Schenectady. Durante la sua giovinezza pratica il pugilato per poi iniziare a lavorare nel mondo del cinema. Il debutto arriva nel 1979 con 1941 Allarme a Hollywood di Steven Spielberg. Dimostra subito di saperci fare e riesce a ottenere ruoli importanti anche se non si sottrae a rifiuti clamorosi come quello del ruolo di Sonny Crockett in Miami Vice.
L’esplosione definitiva arriva nel 1986 quando recita in 9 settimane e 1/2 che lo consacra anche a vero e proprio sex symbol a livello internazionale. All’inizio degli anni novanta però lascia tutto per tornare sul ring a fare il pugile, vincendo tutti gli incontri anche perché organizzati contro avversari di minor livello dal punto di vista fisico. La sua carriera è quella dell’artista maledetto che ogni volta trova un intoppo alla sua grande ascesa, ma il racconto è ancora più emozionante.
Mickey Rourke torna a fare sul serio al cinema solo nel 2005 quando recita in Sin City. Il primo grande successo della sua seconda vita è il film The Wrestler dove recita per Darren Aronosfky in una storia che sembra davvero la sua, quella di un uomo con alle spalle successi e fallimenti che ha deciso di salire sul ring per dimostrare chi è. Il pubblico però non l’ha mai abbandonato, consapevole di essere di fronte a un uomo dotato non solo di grande personalità ma anche e soprattutto di grande talento.
Oggi Mickey è ritenuto in tutto il mondo uno dei più grandi attori di sempre anche se nel corso del suo percorso non si è potuto sottrarre a numerose polemiche. Quello che appare evidente è che questo straordinario artista non si può sottrarre all’attenzione di chi ama il cinema, perché è un personaggio di una caratura straordinaria, un uomo in grado di spostare gli equilibri con le sue interpretazioni e che non passa di certo mai inosservato. Nel 2023 ha recitato in The Palace di Roman Polanski e ora sembra pronto ancora per altri ruoli con la possibilità di scegliere e di non essere costretto a recitare in film in cui non crede, cosa che d’altrone non ha mai fatto nemmeno quando era giovane e poco conosciuto.
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