Oggi Edoardo Leo è uno dei protagonisti del cinema italiano, ma i suoi inizi furono molto difficili. Il regista e attore si racconta.
Edoardo Leo non ha mai nascosto quanto sia stata dura la sua lotta per diventare attore. Cacciato da diverse scuole di recitazione, ha dovuto studiare molto da solo e ingoiare molti bocconi amari, ma alla fine ce l’ha fatta.
Una cosa molto comune per gli attori che sono arrivati al top è ripensare al loro passato e sorridere soddisfatti per la fatica patita. Edoardo Leo è uno di quelli che ha più faticato per raggiungere la vetta. Al Fatto Leo racconta che i suoi primi anni non sono stati affatto semplici. Le scuole di recitazione non vedevano in lui grande talento, quindi ha dovuto studiare tanto da solo conciliando i suoi studi di recitazione con la scuola prima e l’università poi.
Edoardo Leo è infatti laureato in Lettere, una laurea conseguita del 1999 con 110 e lode che ha sorpreso anche suo padre. Visto che Edoardo era solito studiare di notte il padre, apparentemente, non lo aveva mai visto studiare. Da questa laurea Leo ha estrapolato il suo piano B. Se non fosse andata bene con la recitazione, dice Leo, avrebbe insegnato lettere.
Gli esordi come attore e regista
Della stessa generazione di Edoardo Leo facevano parte dei volti che sarebbero rapidamente diventati noti. Daniele Silvestri, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo e molti altri che sono riusciti rapidamente a imporsi mentre a Leo offrivano solo ruoli minori. Il suo esordio da regista nasce dalla frustrazione perché non riusciva a ottenere un ruolo come protagonista, quindi se lo scrisse da solo. Il film Diciotto Anni Dopo esordì il 4 giugno 2010, nel pieno dei mondiali di calcio. Edoardo racconta che neanche i suoi parenti andarono a vederlo.
Il punto di svolta lo ebbe con il ruolo in Un Medico in Famiglia. Prima di allora Leo era solito proporsi con un book fotografico in cui cercava di apparire come un figo, cercando ruoli da eroe. L’esperienza sul set di Un Medico in Famiglia, assieme a una strigliata da parte di Gigi Proietti, gli fecero cambiare idea.
Proietti disse a Leo: “Perché ti presenti con queste foto da figo? Non lo sei. Arrenditi”. Con queste parole Proietti mostrò a Leo la strada, facendogli capire di non essere adatto a fare l’eroe, ma piuttosto un anti-eroe che crea facile empatia. Grazie anche a Un Medico in Famiglia capì che per qualche motivo suscitava ilarità nel pubblico e da quel momento la sua idea di se stesso cambiò.
Alla fine forse è proprio grazie a Gigi Proietti e a quella realizzazione che oggi Edoardo Leo è l’attore e il regista che conosciamo e possiamo vederlo in film che riflettono davvero i suoi pregi come attore.