Inutile negarlo TikTok sta uccidendo ogni tipo di comunicazione ed è un grave problema soprattutto per i nostri giovani. E il cinema ne torna a risentire.
I più giovani, ma non solo, amano questo social per la sua immediatezza e nonostante abbia dei punti forti viene utilizzato molto spesso nella maniera sbagliata.
Al Riviera Film Festival di due anni fa Paolo Ruffini affrontò proprio questo problema, partendo da un concetto che pochissimi avevano enunciato. I video sono mostrati in verticale, chiudono alla realtà che il 16:9 aveva regalato e che estendeva il nostro sguardo verso l’orizzonte. Non è questo però l’unico problema.
Oggi siamo abituati a passare molto del nostro tempo libero da relax con lo smartphone in mano a scrollare reel di pochi secondi. Sarà capitato a tutti di trovarsi di fronte a un reel che superava i due minuti e di conseguenza decidere di saltarlo perché troppo lungo. Se un adulto però sa regolarsi e ha un background per affrontare queste scelte un ragazzo giovane o peggio un bambino rischia in maniera evidente di non essere più pronto a concentrarsi, sviluppando inevitabilmente difficoltà nel seguire un film nel suo intero svolgimento.
TikTok sta uccidendo il cinema, ma non solo…
TikTok sta uccidendo il cinema e a dargli una mano ci pensano anche le sempre più numerose serie tv che escono sui vari servizi di streaming. L’unicità di un racconto racchiuso in un film sicuramente è un qualcosa di magico che nessun altro video o racconto potrà eguagliare almeno nel campo degli audiovisivi. Ma il problema risulta essere sempre più forte anche a livello culturale, andiamo a vedere in che senso.
La concentrazione è metodo fondamentale per riuscire ad arrivare alle cose, per comprenderle, per ragionare. Analizzare un film, emozionarsi, è una metafora della vita anche se a volte questo può essere un argomento da dibattere. In realtà però la cosa più importante che si evince da questa analisi è una forte insofferenza e preoccupazione nei riguardi del mondo dei più giovani. E perché? Se le generazioni precedenti erano attaccate perché guardavano solo film e non riuscivano nemmeno più a leggere un libro. Ora la situazione è drammaticamente peggiorata e ha creato un po’ di incertezza su come gestire l’educazione dei ragazzi. Vietare TikTok non è la strada giusta, limitarlo come qualcuno accennava in passato potrebbe anche essere la strada giusta da percorrere per riuscire a riportare i giovani sulla retta via.