Per la memoria di Krzysztof Kieślowski è un grande ritorno, la possibilità di rivederlo in scena a quasi trent’anni dalla sua morte è un’emozione per i cinefili.
Il regista polacco ha dimostrato di saper cambiare la storia del cinema nonostante la sua vita sia durata appena 55 anni dal 1941 al 1996. Oggi però torna in sala.
I suoi “tre colori” sono protagonisti in sala e passano per ricordare al mondo il grandissimo artista che ha saputo catturare con la sua intensità e il suo cinema di straordinario impatto. Furono i suoi ultimi tre film a illuminare la scena del cinema e a chiudere un cerchio. Nel 1993 esce Film Blu e poi nel 1994 Film bianco e Film Rosso. Oggi li rivediamo al cinema e ne ammiriamo i sentimenti ancora attuali e costruiti in maniera decisamente intelligente.
Si tratta di tre sfumature e per questo si citano i tre colori primari di un regista che ha dalla sua un tocco da maestro, un modo di fare differente dagli altri e in grado di disturbare e allo stesso tempo emozionare. Sono film che noi non ci stancheremo mai di guardare, ma che ci rendiamo conto non possano essere sostenuti da tutti.
Tre film – Film Blu del 1993
Tre Film – Film Blu è un lavoro sul dolore, quello di una donna che è l’unica a essere sopravvissuta da un brutto incidente d’auto che aveva visto al centro anche suo marito e la figlia di sette anni. Un incubo che la porta a desiderare di morire, ma che la porterà a doversi confrontare con sé stessa e quello che ha dentro.
Tre Film – Film Bianco del 1994
Tre Film – Film Bianco è un lavoro sull’impossibilità, un matrimonio rotto dopo sei mesi per l’impotenza di lui, un dolore e una ricerca disperata della soddisfazione emotiva. Un gran vuoto e un giudice che cerca di trovare una soluzione a un’enigma che probabilmente risposte non ne ha. Un film sulla scoperta delle debolezze da nascondere e che spesso vengono messe in primo piano.
Tre Film – Film Rosso del 1994
Tre Film – Film Rosso è un lavoro sulla gelosia e sul possesso, quello di un uomo che vive un rapporto a distanza con la sua fidanzata e che lo rende possessivo e sopra ogni possibile normalità nella gestione delle emozioni. Un viaggio interiore e fisico alla scoperta dei confini dell’uomo e di tutto quello che questo riesce a costruire e vivere al suo interno.