Tutti lo fanno, ma nessuno sa il perché di questa usanza che ha radici profondissime nel tempo: ecco la spiegazione storica del mangiare mais scoppiato davanti al grande schermo.
Anche in Italia, dove hanno fatto la loro comparsa fuori dalle sale cinematografiche solo recentemente, i pop-corn e il loro riconoscibile aroma sono diventati una parte integrante dell’esperienza cinematografica. In un certo senso, lo erano già prima, grazie all’immagine degli spettatori americani che, in sala, si aggrappavano a enormi contenitori di pop-corn, camminando su quelli caduti a terra, appartenenti alla proiezione precedente. Un articolo pubblicato sulla rivista della Smithsonian Institution, tuttavia, spiega che le cose non sono sempre state così. Prima di diventare un’icona delle sale cinematografiche e una loro redditizia fonte di reddito, i pop-corn erano vietati nei cinema. Per comprendere questa evoluzione, è importante tornare alle origini dei pop-corn.
Circa 7.000 anni fa, il mais, oggi uno dei cereali più diffusi al mondo, iniziò a essere coltivato in America centrale. La sua coltivazione si sviluppò a partire dal teosinte, una pianta selvatica ancora oggi presente nelle regioni montuose del Messico. La varietà di mais da cui derivano i pop-corn è l’Everta, con chicchi particolarmente ricchi di amido e pareti resistenti. Sottoposti al calore, questi chicchi scoppiano, creando i pop-corn che conosciamo.
Tuttavia, i pop-corn arrivarono negli Stati Uniti piuttosto tardi. Secondo Andrew Smith, autore di un libro sulla storia dei pop-corn, furono i cacciatori di balene americani a portare le prime piante di mais dal Cile agli Stati Uniti. Qui, la pratica di consumare pop-corn si diffuse rapidamente. Già nel 1848, la parola “popcorn” venne inclusa nel Dizionario degli Americanismi. Questi snack erano considerati un modo conveniente per mangiare in movimento, spesso associato a fiere e circhi. Tuttavia, come spiega l’articolo, c’era un luogo dove i pop-corn non erano affatto ben accetti: i teatri.
Verso la metà del XIX secolo, i pop-corn e le patatine fritte si contendevano il primato nel mercato degli snack da consumare in viaggio. La svolta arrivò quando, nel 1885, Charles Cretor brevettò la prima macchina portatile per la produzione di pop-corn. Questo apparecchio a vapore montato su un carro trainato da cavalli, pur essendo molto ingombrante rispetto alle moderne macchine per pop-corn, era ideale per spostarsi e servire il mercato ambulante di fiere e circhi. I pop-corn avevano un vantaggio determinante rispetto alle patatine: quando venivano preparati in pubblico, diffondevano un aroma caratteristico che attirava i clienti senza richiedere sforzi di marketing particolari. La popolarità dei pop-corn crebbe notevolmente grazie a questa combinazione di fattori.
Pop corn al cinema: da dove nasce questa ‘assurda’ usanza
L’atto di gustare pop-corn mentre si guarda un film nel cinema invece ha radici che risalgono agli anni della Grande Depressione americana. Durante quel periodo economicamente difficile, il “mais scoppiato”, come era chiamato in italiano il popcorn, divenne uno dei pasti preferiti per gli spettatori. La sua popolarità crebbe grazie alla sua semplicità di preparazione e al basso costo, rendendolo una scelta accessibile per il pubblico dei cinema. L’associazione tra il cinema e i popcorn divenne rapidamente un’abitudine consolidata. Nel 1947, ben l’85% dei cinema negli Stati Uniti era dotato di macchine per preparare i popcorn, mentre due spettatori su tre avevano l’abitudine di sgranocchiarli anche a casa mentre guardavano la televisione, in media, almeno quattro sere a settimana.
Tuttavia, di recente, Michael Lynton, a capo della Sony Pictures, ha espresso preoccupazioni riguardo all’abitudine di consumare popcorn e patatine durante la visione dei film nei cinema. Ha proposto l’idea di introdurre snack più salutari nelle sale cinematografiche. Questo segna un cambiamento di atteggiamento nei confronti del cibo servito nei cinema e solleva interrogativi sulla relazione tra il cibo e l’esperienza cinematografica. La diffusione dei popcorn fuori dal cinema può essere attribuita a Charles Cretor, che nel corso della Fiera Mondiale di Chicago del 1893 sorprese i visitatori presentando la prima macchina a vapore ambulante in grado di produrre popcorn caldi e deliziosi senza l’ausilio di fornelli tradizionali. Questa invenzione ha contribuito in modo significativo alla popolarità dei pop-corn come snack portatile, consentendo alle persone di gustarli non solo nei cinema ma anche in altri luoghi e occasioni.
L’abitudine di gustare popcorn durante la visione di un film nel cinema ha radici storiche profonde e continua a essere un aspetto distintivo dell’esperienza cinematografica. Tuttavia, il recente interesse per snack più salutari nei cinema indica una crescente consapevolezza sulla nutrizione e solleva domande sul futuro dei popcorn come accompagnamento tradizionale nei cinema.