Martufello è stato per due giorni a Roma nel quartiere della Magliana con un suo spettacolo. L’abbiamo intervistato e ci ha raccontato diverse cose interessanti.
Il comico è tornato a parlare di un personaggio a cui è davvero molto legato sia professionalmente che umanamente. Non sono mancate le battute però sugli spettacolo e anche qualche affermazione interessante sul cinema.
Partiamo Martufello con la giornata, in cosa ti esibirai?
“Sono venuto qui a trovare il mio amico Paolo proprietario di questi supermercati Pewex per Roma e provincia, poi partirò per Camerino dove ci sarà uno spettacolo. Sarà un mio cabaret comico, brillante, quello che faccio di solito, monologhi, storielle, satira di costume e non politica. Non la tocco perché non ci capisco niente. Quando scrive Pingitore è un conto, se lo faccio io un altro”.
Martufello e un 2024 pieno di appuntamenti
Martufello, il nuovo anno che ci porterà?
“Nel 2024 farò un assolo al Teatro Virzo a fine febbraio, inizio marzo. Però a dicembre iniziamo a preparare con Pingitore I due cialtroni che aveva scritto nel 2002 per Oreste Lionello e Giorgio Albertazzi ma non si è mai fatta. Ora la porterò io sul palcoscenico, debutteremo in giro per l’Italia a gennaio per arrivare a Roma al Sala Umberto a fine aprile”.
Hai fatto un nome non di poco conto, Pingitore…
“A Pingitore devo tutta la mia carriera, tutto quello che ho. Mi ha sempre voluto bene, mi ha sempre fatto lavorare bene, mi ha trattato coi guanti bianchi nei 44 anni che ci conosciamo, gli devo tutto”.
Tornerai al cinema?
“Il cinema? Non mi ha mai amato e non mi amerà mai, ma non mi faccio problemi, non mi interessa. L’ultima cosa fatta è Il Divin Codino dove ho interpretato Carlo Mazzone, un grande personaggio che purtroppo ora non c’è più. Per il cinema però sono qui in piena attività”.
Chiude con una battuta: “Di più nin zo”.