In uscita su Hbo il documentario che racconta di David Holmes, giovane stunt protagonista di un tragico incidente sul set di “Harry Potter”
S’intitola “David Holmes: The Boy who lived” ed è un titolo che non solo spiega benissimo già da sé la storia dello stunt inglese. Ma che è anche un chiaro richiamo al personaggio di Harry Potter. Che nei romanzi di J.K. Rowling e poi nei film della saga cinematografica è chiamato proprio “The Boy who lived”: il ragazzo che è sopravvissuto. Il giovane mago sopravvisse alla tragica notte in cui morirono i suoi genitori, uccisi dall’attacco spietato di Voldemort e resistette incredibilmente all’attacco del Mago Oscuro.
Ma questa è letteratura, poi diventata cinema. Finzione, per quanto coinvolgente. Quanto accaduto a David Holmes invece è realtà, vita vera, cruda e sconvolgente. E il ragazzo che è protagonista della nuova serie-documentario di Hbo e Sky – e che vede tra i produttori anche Daniel Radcliffe – è sopravvissuto davvero. David Holmes era un giovane ginnasta dell’Essex. Aveva solo undici anni quando venne scelto per vestire i panni dello stunt di Daniel Radcliffe sul set di “Harry Potter e La Pietra Filosofale”. Il primo capitolo di quella che diventerà una delle saghe più famose di sempre e anche più redditizie portando in dote 7,7 miliardi di dollari (che diventano 9,5 se comprendiamo anche gli spin-off di “Animali Fantastici”).
David Holmes fu lo stunt di Daniel Radcliffe per tutti gli episodi della storia fino al penultimo capitolo. Era la primavera del 2010 e il cast era impegnato nelle riprese di “Harry Potter e i doni della morte – Parte uno”, c’era anche David Holmes come ormai consuetudine. Ma il ragazzo viene coinvolto in un tragico incidente: durante un’acrobazia, il ginnasta cade male e si rompe il collo. La diagnosi è agghiacciante, perché David rimarrà paralizzato dal petto in giù. Fine della sua carriera, ma soprattutto la sua vita stravolta per sempre e anche quella della sua famiglia.
La serie sullo stunt di Daniel Radcliffe: interviste e immagini inedite su Hbo
La serie-documentario è in uscita il 15 novembre prossimo e racconterà la vita e la carriera di David fino all’incidente. Ma anche scene di vita quotidiana del ragazzo oggi 34enne. Ci sarà ovviamente anche Daniel Radcliffe che parteciperà con interviste, ma anche con amici, familiari e membri della troupe di “Harry Potter”. La sinossi della serie-documentario recita così: “Il film è la storia dell’adolescenza dello stuntman David Holmes, un prodigioso ginnasta dell’Essex (Regno Unito) che viene scelto per fare la controfigura di Daniel Radcliffe nel primo film di ‘Harry Potter’, quando Daniel ha solo 11 anni. Nei dieci anni successivi, i due ragazzi creano un legame indissolubile”.
E ancora: “Ma nel penultimo film, un tragico incidente sul set lascia David paralizzato a causa di una lesione spinale e il suo mondo viene sconvolto. Mentre Daniel, ma anche i colleghi stunt di David, si mobilitano per sostenere il ragazzo e la sua famiglia nel momento del bisogno, è lo straordinario spirito di resilienza di David a diventare la loro più grande fonte di forza e ispirazione”.
Il documentario presenta “sincere riprese personali girate negli ultimi dieci anni, materiale che arriva dal dietro le quinte del lavoro di stuntman di Holmes, scene della sua vita attuale e interviste intime con David, Daniel Radcliffe, amici, familiari ed ex membri della troupe. Il film riflette anche su temi universali come l’affrontare le difficoltà, la crescita personale, la creazione di una propria identità in un mondo nuovo e incerto e sui legami che ci uniscono e ci rendono migliori”.
Il legame tra Radcliffe e Holmes
Il legame tra Daniel Radcliffe e David Holmes non è solo di facciata. I due sono rimasti amici anche dopo quanto accaduto sul set e nel 2020 – in piena pandemia – hanno lanciato insieme un podcast chiamato “Cunning Stunts”. Una produzione che rifletteva e apriva uno squarcio sulla vita degli stunt. Sui pericoli che sono costretti ad affrontare. Sulle difficoltà di una carriera non sempre tutelata come dovrebbe: “Penso che ci sia un alone di mito intorno agli stuntman che li vede in qualche modo sovrumani”, aveva detto Radcliffe all’epoca a proposito del podcast.
“Quando il pubblico vede qualcosa di veramente spaventoso e doloroso, pensa che si tratti di un effetto visivo o che esista un modo intelligente e sicuro di farlo. Spesso non è così. Non c’è modo di fingere, ad esempio, la caduta dalle scale”.
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E ancora: “Quando si viene investiti da un’auto, si viene comunque investiti da un’auto, anche se questa va più piano di quanto farebbe su una strada normale. Si trova il modo più sicuro per farlo, ma può comunque far male”. La serie è stata diretta da Dan Hartley e sarà visibile su Hbo e in streaming su Max. E, di sicuro, darà modo di riflettere.