Il nuovo capitolo della saga con protagonista Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt non vedrà la luce nei tempi stabiliti inizialmente.
Appuntamento rimandato di un anno… Dovranno armarsi di tanta pazienza e aspettare ancora un anno e mezzo i fan di Mission Impossible. La saga è arrivata ormai al suo ottavo capitolo, ma ci sarà molto da attendere prima di poter vedere al cinema le nuove avventure di Ethan Hunt. Il sequel di “Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno”, infatti, arriverà nelle sale solo nell’estate del 2025, un anno dopo quindi rispetto a quanto era stato inizialmente preventivato. La causa va ricercata nello sciopero del sindacato dei lavoratori del mondo dello spettacolo statunitense che ormai dura da oltre tre mesi.
Questo ha portato e sta portando molte grandi produzioni a non poter ultimare le pellicole e quindi a doverne posticipare l’uscita sul grande schermo. Nuove trattative tra SAG-AFTRA e i produttori sono previste nelle prossime ore, per cercare di sbloccare la situazione e far tornare la situazione alla normalità. Ma anche se lo sciopero s’interrompesse da subito, il nuovo film dedicato alle imprese di Ethan Hunt uscirà solo nel 2025. E c’è già una data indicativa che si spera stavolta sia rispettata ed è quella del 23 maggio 2025.
Il nuovo capitolo della saga quindi dovrebbe debuttare nelle sale americane a ridosso del “Memorial Day”, il giorno festivo dedicato ai caduti statunitensi in tutte le guerre, considerato uno dei giorni più redditizi per le sale cinematografiche. Nello stesso giorno del 2022, nelle sale americane, era uscito un altro attesissimo film con Tom Cruise, quel “Top Gun: Maverick” che ha trovato un ottimo riscontro nella critica, ma che al botteghino non ha soddisfatto del tutto le aspettative, incassando “solo” 567 milioni di dollari.
Mission Impossibile, bisogna aspettare: ecco quando uscirà il nuovo capitolo della saga
Cancellare dal calendario dunque il 28 giugno 2024, data che era stata stabilita inizialmente per far uscire il sequel di “Dead Reckoning Parte Uno”. Questo significa che anche la diffusione del trailer sarà posticipata e non verrà a marzo 2024, ma potrebbe essere posticipata a giugno dello stesso anno. Ma Mission Impossible non è l’unica produzione top di Hollywood a subire un ritardo nell’uscita. Anche lo spin-off “A Quiet Place: Day One” diretto da Michael Sarnoski con Denis Hare e Lupita Nyong’o non vedrà la luce l’8 marzo 2024, bensì il 29 giugno dello stesso anno.
Anche il film d’animazione di SpongeBob “L’avventura di SquarePants” è stato posticipato dal 23 maggio 2025 al 19 dicembre 2025.
Ma ad Hollywood non escludono che altri film possano subire ritardi e nuove collocazioni in calendario, almeno finché lo sciopero non sarà revocato. Il calendario delle uscite dei prossimi mesi è ancora molto fluido e non è possibile escludere ulteriori novità. A proposito di notizie inattese o comunque nuove nell’agenda dei fan di Mission Impossible. Il sequel di Dead Reckoning Parte Uno non si chiamerà “Dead Reckoning Parte Due”, ma avrà un nuovo titolo.
Anche i fatti narrati nel film saranno ovviamente un seguito di quanto accaduto nel primo atto diretto da Christopher McQuarrie e che dal 2015, da quando uscì “Rouge Nation”, è ormai il regista “ufficiale” della saga. McQuarrie era stato preceduto, dietro la macchina da presa, da nomi altisonanti come Brian De Palma che è stato il regista del primo capitolo del franchise che vide la luce nel 1996. Il secondo atto, pubblicato nel 2000, fu diretto invece da John Woo. Sei anni dopo ecco Mission Impossible III e nientemeno che J.J. Abrams a fare da direttore d’orchestra. “Protocollo Fantasma” (2011) venne invece girato con Brad Bird alla regia.
Ma tra Tom Cruise e Christopher McQuarrie il sodalizio è ormai solidissimo: si pensi che oltre agli quattro capitoli di Mission Impossibile, il regista di Princeton ha diretto anche “Jack Reacher – La prova decisiva” prodotto e interpretato proprio da Cruise ed è stato sceneggiatore in “Top Gun: Maverick”, “Edge of Tomorrow”, “Operazione Valchiria” e “La Mummia” tutti film in cui l’attore è protagonista. Ma come “Top Gun: Maverick” anche il primo capitolo di “Dead Reckoning” non aveva riscosso un clamoroso successo al botteghino. Anzi.
Il film aveva incassato solo 172 milioni di dollari negli Stati Uniti d’America e altri 369 milioni nel resto del mondo. Secondo Variety le ingenti spese di produzione e il grande budget stanziato per la realizzazione del film avrebbero portato addirittura la pellicola in perdita. Paramount ha però poi comunicato d’aver trovato un accordo con una compagnia assicurativa svizzera che ha versato circa 70 milioni di dollari nelle casse della casa di produzione per compensare gli incassi deludenti.