La Chimera di Alice Rohrwacher è un film sognante, intriso di speranza e di bei sentimenti. La pellicola è stata lanciata alla Festa del Cinema di Roma 2023.
Scritto dalla stessa regista la pellicola dura 130 minuti ma non annoia, nonostante il voluto ritmo compassato. La storia ci porta dentro la Toscana degli anni ottanta con spunti intriganti e momenti di grande emozione.
Protagonisti della pellicola sono un gruppo di tombaroli che cercano di scampare la giornata andando a recuperare reperti etruschi per venderli. Tra questi c’è anche Arthur che deve ancora superare la scomparsa della sua compagna, Beniamina. Una storia fatta di lacrime che è riuscita a regalare degli spunti interessanti a un pubblico molto pretenzioso come quello della regista classe 1981 di Fiesole.
Il film è idealmente la conclusione di una trilogia iniziata nel 2014 con Le meraviglie e portata avanti nel 2018 con Lazzaro Felice. L’unicum di questo trittico è quello di raccontare il passato del nostro paese, cercando di scavare a fondo di tradizioni, sentimenti, miti e anche qualche superstizione.
La Chimera, la recensione
Ne La Chimera si ritrovano tutti i topos della filmografia della regista Alice Rohrwacher che utilizza una macchina da presa statica, in grado di rallentare il tempo, un po’ come accadeva nel cinema di Michelangelo Antonioni. Se nei film di quest’ultimo l’obiettivo era quello di descrivere la solitudine dei protagonisti qui invece si punta a far capire come il mondo si sia fermato a guardarsi troppo alle spalle piuttosto che davanti.
Ne esce un film coraggioso, scritto con una penna leggera ma che marca a fondo il foglio lasciandoci il segno. Straordinario è anche il cast riempito della presenza della sorella della regista, Alba, ma anche e soprattutto della splendida Isabella Rossellini quest’anno anche ospite d’onore a RFF. Non possono mancare menzioni d’onore alla fotografia di Helene Louvart che disegna ancora una volta arte nelle inquadrature e al montaggio di Nelly Quettier che riesce a regalarci una stasi dinamica grazie al passaggio da inquadrature fisse ad altre decisamente in movimento.
Il film è stato premiato con gli applausi della sala stampa convinta e commossa dal racconto e ora è pronto per il giudizio del pubblico che lo guarderà prima al Festival e poi in sala al cinema. Ancor prima La Chimera aveva destato ottimi riscontri al Festival di Cannes dove era stato proiettato in anteprima il 26 maggio scorso ricevendo anche il Premio AFCAE.