La questione James Bond è tutta ancora da decifrare e certezze non ce ne sono nemmeno tra i produttori del franchise…
Daniel Craig ha tolto lo smoking, posato le pistole e tutte le attrezzature e detto addio al ruolo dell’agente segreto più famoso e amato della storia del cinema. L’ha fatto ormai da due anni, da quando è uscito “No time to die” e cioè l’ultimo capitolo della saga di 007. Sulla sua eredità aleggia ancora un grande punto interrogativo. Il nome del nuovo James Bond non c’è e non sembra nemmeno vicino a essere individuato. Per i fan della saga insomma c’è da aspettare.
E la svolta non appare così vicina. In un’intervista al noto quotidiano britannico The Guardian, la produttrice Barbara Broccoli ha gelato tutti gli appassionati di 007. Le sue parole sono suonate come una vera e propria doccia fredda: “Devo dire la verità, i dirigenti non hanno nemmeno iniziato a pensare a una nuova vita del personaggio. C’è ancora una strada molto lunga da percorrere prima che il personaggio di James Bond venga reinventato per il prossimo capitolo”. Insomma per i fan della saga della spia del SIS si prospettano anni d’attesa.
Perché prima bisogna “reinventare il personaggio” per usare le parole della Broccoli, dopodiché andrà individuato l’attore che raccoglierà l’eredità di Daniel Craig e infine bisognerà scrivere e girare il nuovo capitolo della serie dedicata a 007. E quindi passaggio che richiedono tanto tempo e altrettanta pazienza. Daniel Craig ha detto stop, dopo cinque pellicole in cui ha interpretato l’agente dell’MI6, partendo da “Casino Royal” del 2006 e finendo con “No time to die” del 2021. L’attore di Chester ha cominciato la sua vita post Bond recitando in “Glass Onion-Knives Out” diretto da Ryan Johnson.
James Bond, futuro ancora da decifrare
Broccoli in merito a Craig ha detto: “Daniel ci ha dato la possibilità di scavare nella vita emotiva del personaggio e questo è stato possibile perché il pubblico era pronto per questo passo. Volevamo concentrarci su come sarebbe un eroe del ventunesimo secolo e penso che ci siamo riusciti”. Una sfida vinta e che appariva difficile dopo la caduta del muro di Berlino: “Ripenso a “Golden Eye” quando tutti dicevano: ‘La guerra fredda è finita, il muro è crollato, Bond è morto, non c’è più bisogno di Bond, il mondo intero ora è in pace e di cattivi non ce ne sono più’. Per loro il personaggio era solo quello. Sbagliato!”, ha detto Broccoli al Guardian.
La questione Bond dunque è ancora aperta e nei prossimi mesi si cercherà di dirimere le varie questioni che ancora impediscono d’arrivare a concretizzare il prossimo capitolo della saga. Intanto Prime Video ha presentato “007 Road to Million” una sorta di reality che mette in sfida un numero di coppie che dovranno affrontarsi in una serie di prove in giro per il mondo in luoghi iconici della saga cinematografica legata a James Bond. In palio un milione di sterline che corrisponde a un anno di stipendio della spia dell’MI6. A dirigere le coppie come un regista oscuro sarà Brian Cox che alcuni vociferano possa essere il “cattivo” nel prossimo capitolo di 007.
Barbara Broccoli comunque ribadisce che il focus della produzione è dedicato a film e non a spin-off televisivi: “Il nostro obiettivo è realizzare lungometraggi. Quando iniziamo a lavorare su un film di Bond gli dedichiamo tutta la nostra attenzione e le nostre energie per tre o quattro anni, quindi questo è il nostro obiettivo”.
Broccoli ha aggiunto: “Realizziamo i film di Bond per il grande schermo da sempre. Tutto ciò che c’è dentro i film di Bond può essere visto dal pubblico di tutto il mondo in quel formato, quindi non abbiamo intenzione di fare qualcosa per la televisione”. Il futuro di James Bond non sarà quindi sul piccolo schermo e questa è la certezza alla quale possono aggrapparsi i fan della serie dedicata a 007.
Per il resto bisognerà armarsi di pazienza prima di rivedere sul grande schermo la spia dell’MI6. L’ultimo capitolo è stato “No time to die” uscito nelle sale nel 2021, diretto da Cary Fukunaga e che nel cast, oltre a Daniel Craig, poteva vantare star come Rami Malek, Lea Seydoux, Christoph Waltz e Ralph Fiennes. Nel mondo la pellicola arrivò a incassare 774,1 milioni di dollari, di cui otto in Italia, diventando il quarto maggior incasso dell’anno, alle spalle di “Hi, Mom” e davanti a “Fast and Furious 9 – The Fast saga”. Per la prossima puntata, bisognerà aspettare.