È tra le più interessanti proposte del palinsesto Sky di quest’anno, la pellicola porta in scena l’attrice assieme ad Alessandro Gassmann
Sta vivendo probabilmente il suo periodo d’oro Benedetta Porcaroli, a Venezia 80 ha sorpreso con la sua interpretazione in Enea, la seconda pellicola da regista di Pietro Castellitto dopo I predatori. Mentre ora è impegnata sul set de Il Gattopardo, serie TV in uscita su Netflix ispirata al celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa – trasposto magistralmente da Luchino Visconti nel 1963. A breve poi dovrebbe sbarcare su Sky con Il Vangelo secondo Maria.
Il film è tratto dal libro del 1979 di Barbara Alberti, dietro la macchina da presa Paolo Zucca che ha accompagnato la giovane attrice in un’avventura abbastanza inedita. “È un regista formidabile, mi ha guidato in questa sfida difficilissima”, ha ammesso la venticinquenne che continua la sua scalata verso il successo. Iniziata più o meno nel 2016 quando appena raggiunta la maggiore età è finita sul set di Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese.
Benedetta Porcaroli ne Il Vangelo secondo Maria: “Sono felicissima”
Tra il pubblico viene ricordata soprattutto per la magistrale interpretazione di Chiara Altieri nella fortunata serie Netflix Baby, ispirata allo scandalo scoppiato a Roma nel 2013. Da lì in poi è diventata uno dei volti più richiesti ma anche uno dei più amati. È stata protagonista di recente in Amanda di Carolina Cavalli e ne Il colibrì diretto da Francesca Archibugi. E tratto dal romanzo omonimo vincitore del Premio Strega 2020 scritto da Sandro Veronesi.
Il Vangelo secondo Maria però è stato forse la sua sfida più grande finora. Portare sullo schermo la storia nata dalla penna di Barbara Alberti non è stato facile – soprattutto per l’incredibile trasformazione che ha dovuto affrontare. La produzione Sky Original è tra le più attese di quest’anno, all’interno troviamo anche un Alessandro Gassmann in grande spolvero a vestire i panni di Giuseppe. L’attrice ne ha parlato nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di L’Officiel.
Della pellicola è sicuramente entusiasta, in particolare del personaggio che ha interpretato: “Un copione bellissimo tratto da un libro bellissimo degli anni ’70 dove la Madonna è una ragazza di 13 anni che vuole essere l’artefice del proprio destino, ipotesi che sovverte l’immagine tradizionale di creatura immobile, eterea”.
Mentore sul set il regista Paolo Zucca che le ha permesso di superare i momenti più complicati: “Sono felicissima, perché dopo aver fatto la Madonna non lo so che altro mi aspetto? Il film l’ho visto e credo che sia un’opera cinematografica in tutti i sensi, Paolo Zucca è un regista formidabile che mi ha guidato in questa sfida difficilissima”