C’è ancora domani di Paola Cortellesi ha avuto un successo incredibile alla Festa del Cinema di Roma 2023. Andiamo a vedere cosa hanno detto i protagonisti.
Il film ha aperto la rassegna che coinvolgerà Roma per dieci giorni fatti di film, incontri e grandi emozioni. Soffermiamoci da vicino sui protagonisti e cerchiamo di vedere il loro punto di vista in merito a queste splendide giornate.
Lui, lei e l’altro. Potremmo parlare così dei tre personaggi interpretati nel film da Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea e Vinicio Marchioni senza però darvi troppi spoiler, lasciamo direttamente la parola a loro presenti sul red carpet.
Paola Cortellesi ha sottolineato: “La protagonista è una donna, una madre, una moglie e si definisce così. Questi sono i ruoli che la definiscono, ma è molto altro e non lo sa. È un essere umano ma non ne ha coscienza, così le hanno insegnato. Piano piano questo racconto, grazie all’amore per la figlia, riuscirà a muoversi dallo stallo in cui si trova e cambiare qualcosa non solo per la sua vita ma anche per i figli.”
Aggiunge: “Ho consultato la mia famiglia, con le mie nonne sono cresciuta anche se oggi non ci sono più. I loro racconti sono l’ispirazione di questa storia. La prima regia? È stato naturale dopo gli anni di scrittura di film, non volevo più lasciarli andare, non volevo lasciarlo a un regista. È stato abbastanza naturale questo passaggio, impegnativo, ma mica drammatico”.
Ecco le parole di Valerio Mastandrea: “Questo film sarà attuale anche tra dieci anni per certi aspetti, spero un po’ meno. È un film importante e non perché l’ha fatto Paola che conosco e stimo da tanti anni, ma per la voglia che ci ha messo. Un affresco che è simbolo della realtà che è molto peggio dei film purtroppo. Quelle scene raccontate coreografate mi hanno fatto più male se fossero state crude dei corpi che sbattono, se vai a leggere è come se viene specificato che le botte sono normali è come mettere della musica. L’allarme c’è, questo è film pieno di coraggio. Se arrivano anche le briciole è qualcosa”.
Vinicio Marchioni spiega: “Paola Cortellesi è una donna talmente profonda e intelligente che si interroga su una figura femminile che ha scelto di fare un film con dei temi legati a questo mondo. È straordinario che abbia deciso di ambientarlo nell’imediato secondo dopoguerra, un periodo straordinario in cui tante donne hanno fatto cose straordinarie di cui non si parla mai”.
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