L’attore inglese ha annunciato che non reciterà più: ripercorriamo la sua carriera attraverso le pellicole rimaste nella storia del cinema.
Eleganza e portamento, un gentiluomo senza tempo. Tutto questo è sir Michael Caine. Uno degli attori più importanti nella storia del cinema ha detto basta, niente più film. È il momento di lasciare il passo. Una conferma dopo quanto aveva dichiarato all’incirca un mese fa, dicendo di “essere andato in pensione, più o meno“. Il prossimo 14 marzo compirà 91 anni, di cui ben 66 trascorsi tra teatro e cinema, da Londra – dove è nato – fino alla conquista di Hollywood.
“Ho deciso – le sue parole alla BBC – Ho girato un film da protagonista e ho ricevuto delle recensioni a dir poco incredibili. Cosa potrei volere di più?“. Il due volte Premio Oscar ha poi aggiunto: “Ora potrei solo interpretare il ruolo di un novantenne, o al massimo di un uomo di 85 anni. Non vestirò più i panni dell’attore principale. Così ho pensato: meglio lasciare in questo momento, ho 90 anni. La mia unica preoccupazione è rimanere vivo fino all’ora di pranzo“.
L’ironia, tipicamente inglese, non gli è mai mancata. Nonostante l’indiscussa bellezza, che lo ha portato a essere una delle icone maschili del cinema mondiale, Michael Caine ha sempre avuto un’arma in più nella sua simpatia. Quasi ad arrivare all’etimologia della parola: un sentimento di inclinazione e attrazione istintiva verso le persone. Già in passato l’attore aveva fatto sapere che “The Great Escaper” sarebbe stato il suo film d’addio. Eppure fino a poco tempo fa si pensava che Caine potesse interpretare Charles Darwin in una produzione in programma nel 2024. A parlarne era stato proprio lui al The Guardian qualche settimana fa.
La sua è stata una carriera gigantesca, culminata con due Premi Oscar, entrambi come miglior attore non protagonista (1987 e 2000): il primo per “Hannah e le Sue Sorelle” di Woody Allen e poi per “Le regole della Casa del Sidro”. In seguito alla seconda statuetta ha ricevuto anche la nomina a cavaliere “Per servizi all’arte drammatica”. Non solo, insieme a Paul Newman e Jack Nicholson detiene un curioso primato: sono i soli attori a essere stati candidati ai premi Oscar per film prodotti in cinque decenni diversi.
Michael Caine, i 5 film (+2) più belli dell’attore inglese
Si potrebbe parlare – e ovviamente scrivere – per ore del ruolo di Michael Caine all’interno della storia del cinema. Il suo ruolo più iconico, a inizio carriera, è certamente quello in “Alfie”. Per non parlare di “Carter”, “L’uomo che volle farsi re”, “Rita, Rita, Rita”, “Un colpo all’italiana”, “Mona Lisa”, “Fuga per la vittoria”, e tanti altri. Fino ad arrivare a essere un punto di riferimento per Christopher Nolan, che l’ha voluto in quasi tutti i suoi film. A cominciare dalla Trilogia del “Cavaliere Oscuro”, in cui ha interpretato il ruolo del maggiordomo Alfred Pennyworth, passando per “The Prestige”, “Inception”, “Interstellar”, Tenet e perfino nel cameo vocale in “Dunkirk”. Ma se dovessimo scegliere, quali sono i 5 film più belli con Michael Caine?
Alfie (1966) – Un film molto semplice ma di una potenza unica. E non è un caso che abbia convinto da subito la critica inglese e quella di tutto il mondo, portando Michael Caine a essere uno degli attori più apprezzati in circolazione. Da quel momento in poi la sua ha preso il volo.
Vestito per uccidere (1980) – Uno dei ruoli più complicati per mettersi al servizio di un genio come Brian De Palma. Un thriller che aveva entusiasmato la critica, ma che mise a dura prova il pubblico dell’epoca, intimorito dalla spietatezza del film e dai temi portati sul grande schermo.
Hannah e le sue sorelle (1986) – Difficile capire se sia meglio il film di Woody Allen, uno dei suoi capolavori, o la prova d’attore di Caine, che conquista il suo primo Oscar. La verità è che anche grazie alla sua interpretazione ricordiamo questa pellicola come una delle più belle degli anni ’80.
Le regole della casa del sidro (1999) – Il bis arriva a distanza di 13 anni, ancora una volta per un ruolo da attore non protagonista. Stavolta però non si tratta di una commedia, bensì di un film drammatico. Eppure sir Michael, nei panni del dottor Wilbur Larch, dimostra di sapersi adattare a qualunque veste.
Youth: La giovinezza (2015) – Non è facile mantenere la stessa incisività per tutta la carriera, soprattutto se parliamo di un arco temporale che si estende per oltre 60 anni. Ma il film di Sorrentino è perfetto, così come la scelta della coppia Caine-Keitel. Quando si dice che il talento non ha età…
Menzione d’onore, a parer nostro, la merita la doppia interpretazione in “Sleuth“. Ma in che senso doppia? Già, perché Michael Caine è presente sia nel film originale “Gli insospettabili” (1972) che nel suo remake, diretto da Kenneth Branagh nel 2007. Un film che non è altro che un adattamento di una pièce teatrale con soli due personaggi, un giovane (Milo Tindle) e un anziano (Andrew Wyke). Il primo accanto a Laurence Olivier, mentre il secondo insieme a Jude Law. E in entrambe le circostanze sfodera una prova da attore di primissimo livello.