Christopher Nolan e 007, da sempre accostati l’uno all’altro, potrebbero incontrarsi davvero. Nolan però, ha intenzione di cambiare tutto…
Non c’è dubbio… soltanto immaginare un James Bond diretto da Christopher Nolan, ha fatto letteralmente uscire fuori di testa tanto gli appassionati del regista britannico, quanto quelli della saga ispirata ai romanzi di Ian Fleming.
Lo stile indistinguibile del regista di Interstellar parrebbe sposarsi con sorprendente precisione alle atmosfere dei romanzi di Fleming, ai quali lo stesso Nolan sembra volersi ispirare con particolare attenzione.
007 negli anni cinquanta, come i romanzi originali
Dopo l’ipotesi di una trilogia di 007 diretta da Nolan, le voci hanno iniziato a farsi piuttosto insistenti, tanto da far emergere quelli che sarebbero i desideri dello stesso regista. Difatti, sembrerebbe che Nolan non voglia semplicemente raccogliere il testimone delle precedenti iterazioni della saga, ma, al contrario, sia intenzionato a rivoluzionarne nel profondo la natura. Da quando la saga cinematografica ha preso forma, i lungometraggi si sono sempre ambientati nella medesima epoca nella quale venivano girati, ma, come prevedibile, Chris ha intenzione di invertire la rotta.
Nessun viaggio nel tempo, ne intricati paradossi temporali, ma semplicemente gli anni cinquanta come ambientazione. Il regista di The Prestige vorrebbe riconquistare la fedeltà delle atmosfere dei romanzi originali, ma ciò potrebbe disattendere profondamente quelle che erano i piani della produttrice Barbara Broccoli. Non è un segreto, infatti, che la Broccoli aveva intenzione di far progredire sotto ogni punto di vista la saga, facendo dei passi in avanti anche e soprattutto dal punto di vista della rappresentazione delle categorie più discriminate.
Ambientare le avventure della spia più nota di sempre a metà dello scorso secolo, potrebbe costringere ad alcune limitazioni per quella rinnovata sensibilità, che ci si aspetta da un prodotto contemporaneo. Tuttavia, l’arte è arte e dubitiamo che gli appassionati siano disposti a rinunciare all’utopia di un Nolan dietro la macchina da presa, per rispettare le odierne istanze in fatto di diritti civili. Inoltre, come già osservato in numerosi prodotti sfornati negli ultimi mesi, è comunque possibile far collimare, almeno in parte, una rinnovata gestione filmica delle categorie più discriminate, anche in prodotti ambientati nel passato, con dei sottili espedienti narrativi, che spesso non vengono neanche notati dal grande pubblico.
Ecco perché Nolan è perfetto per 007
La capacità di generare emozioni, con una certa propensione all’eccitazione di massa, è da sempre una delle caratteristiche più esplicite del Nolan sceneggiatore e regista. La costruzione narrativa delle intricate vicende presenti nelle pellicole del regista britannico, dovrebbe sovrapporsi splendidamente alle consuete trame degli 007 che, in particolare nelle rappresentazioni più recenti, si sono spesso appoggiati a ragnatele narrative di una certa complessità.
Come se non bastasse, Nolan è una storico fan di Bond. È ormai risaputo che il regista di Oppenheimer sia da sempre un convinto ammiratore della saga, tant’è che, all’interno dei suoi ambiziosi lungometraggi, è possibile rintracciare con evidenza le influenze dell’universo narrativo di Bond. Adesso, ci rimane soltanto da attendere l’ufficialità, per iniziare a sognare davvero.