Non tutte le vicende raccontate in “House of Gucci” corrispondono alla realtà e la stessa famiglia Gucci se ne è lamentata.
Mercoledì 18 ottobre andrà in onda su Rai 1 un film che ha incuriosito molto gli appassionati di cinema negli anni scorsi: “House of Gucci”. La pellicola è uscita nel 2021 e da subito ha attirato l’attenzione perché la protagonista aveva il volto di Lady Gaga, alla sua seconda prova d’attrice. Inoltre, la controversa storia della famiglia Gucci è stata affrontata da molti prodotti, soprattutto in Italia, ma mai da un film.
E così, a novembre di due anni fa il film è arrivato nelle sale di tutto il mondo con un cast composto da attori di primo livello: ad affiancare Lady Gaga c’erano Adam Driver, Jared Leto, Al Pacino, Salma Hayek e Jeremy Irons. Il film è stato un buon successo commerciale in tutto il mondo e ha anche ottenuto una nomination agli Oscar nella sezione “Miglior trucco e acconciatura”. In molti, però, hanno avuto da ridire sulla veridicità delle vicende raccontata, anche la stessa famiglia Gucci.
Una storia romanzata, ma con eventi chiave decisamente reali
Lo sceneggiatore Roberto Bentivegna ha dichiarato fin da subito quali fossero le sue intenzioni: “Volevo che il pubblico avesse l’impressione di guardare un film. Non volevo che sembrasse in alcun modo realistico, né che fosse una sorta di dramma da cucina. Volevo davvero che fosse enfatizzato e audace“. Gli storici raccontano che Patrizia avrebbe avuto un’influenza considerevole su Maurizio in tutte le cose, compresi i suoi affari con Gucci, e ne sarebbe stata perfettamente consapevole. Bentivegna ha detto di lei che “era una manipolatrice incredibilmente acuta e cinica, sapeva che aveva del materiale modellabile tra le mani“.
I problemi coniugali della coppia pare iniziarono nel 1983, dopo che Maurizio aveva ottenuto la maggioranza delle quote dell’azienda a seguito della morte di suo padre e aveva cercato di prendere il controllo dell’azienda lanciando una guerra legale per estromettere i suoi zii. In un’intervista con The Guardian, Patrizia aveva dichiarato che in quel periodo “Maurizio è impazzito. Fino ad allora ero il suo principale consigliere per tutte le questioni legate a Gucci. Ma voleva essere il migliore e ha smesso di ascoltarmi“.
In mezzo alle tensioni con l’azienda di famiglia, nel 1985, Maurizio interruppe improvvisamente la sua relazione con Patrizia. Durante un viaggio di lavoro inviò un amico a dire a Patrizia che non sarebbe tornato e che il loro matrimonio era finito. Maurizio iniziò quindi a vivere con Paola Franchi, un’amica d’infanzia, nel 1991, cosa che avrebbe suscitato la gelosia di Patrizia.
Sebbene nel divorzio Patrizia avesse perso il diritto legale di usare il cognome Gucci, ha continuato a farlo comunque e in un’intervista dell’epoca con La Repubblica, disse: “Mi sento ancora una Gucci, anzi, la più Gucci di tutti loro“. Una dichiarazione sicuramente emblematica dell’ambizione della donna e dell’attaccamento alla famiglia.
La mattina del 27 marzo 1995, Maurizio fu colpito più volte fuori dal suo ufficio a Milano. Morì sulle scale dell’edificio tra le braccia di Giuseppe Onorato, il portiere e unico testimone della sparatoria, che fu anch’egli ferito. Tuttavia, Patrizia non fu arrestata fino al 1997, due anni dopo il suo omicidio. In seguito si scoprì che nel giorno dell’omicidio di Maurizio, Patrizia avrebbe scritto una sola parola nel suo diario: “paradeisos,” il termine greco per “paradiso”.