Spike Lee ha condiviso la sua opinione su “Oppenheimer,” definendolo un “grande film,” ma aggiungendo un’osservazione riguardo a ciò che manca.
“Oppenheimer” dura ben tre ore e ha la peculiarità di essere il primo film di Christopher Nolan prodotto dalla Universal Pictures, segnando così la fine della sua collaborazione con la Warner Bros, che ha distribuito i suoi film per gli ultimi dieci anni. L’ultimo film di Nolan con la casa di produzione dallo scudo dorato è stato “Tenet,” uscito nelle sale nell’agosto del 2020.
Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri paesi, “Oppenheimer”, appena rilasciato, ha fatto subito il botto, superando in pochi mesi la significativa cifra di 700 milioni di dollari di incassi in tutto il mondo. Il successo del film può essere attribuito, tra le altre cose, alla rinomata abilità di Nolan nel realizzare film con budget considerevoli e con il supporto di importanti case di produzione, mantenendo comunque un forte stile autoriale. Inoltre, una campagna promozionale intensa, sebbene non comparabile con quella di “Barbie,” uscito negli Stati Uniti nello stesso giorno, ha contribuito al suo successo.
Il commento di Spike Lee che fa riflettere
Oltre al successo commerciale e di pubblico, “Oppenheimer” ha ricevuto ampi elogi da parte dei critici, consolidando la reputazione di Christopher Nolan come regista di grande talento e raffinatezza.
Ma il cinema si sa, funge anche da divulgatore di messaggi e secondo Spike Lee, il celebre regista ha perso un’importante occasione. Il film diretto da Christopher Nolan racconta la vita del fisico teorico J. Robert Oppenheimer, il quale fu alla guida delle attività degli Stati Uniti per sviluppare la bomba atomica tramite il noto Progetto Manhattan. Nel 1945, gli Stati Uniti, come ci ricorda la storia, sganciarono due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, provocando un disastro immane e la morte di centinaia di migliaia di civili giapponesi. Insomma, niente di cui vantarsi fondamentalmente.
Spike Lee ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa, condividendo sui social, il suo pensiero su Christopher Nolan, definendolo regista eccezionale e sottolineando che la sua osservazione non è affatto una critica ma un semplice commento.
Il regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico e scrittore statunitense famoso per capolavori come, ad esempio, Malcolm X e Fa’ la cosa giusta ha dichiarato che considerando la durata di tre ore di “Oppenheimer,” avrebbero potuto aggiungere qualche minuto in più per mostrare le conseguenze dell’uso delle bombe atomiche sul popolo giapponese. Lee ha sottolineato che molte persone furono vaporizzate, e molti anni dopo, alcune persone erano ancora affette dalla radioattività. Ha fatto notare che Nolan ha il potere di influenzare le decisioni degli studi cinematografici e avrebbe apprezzato che il film avesse incluso un’analisi degli effetti delle due bombe nucleari sul Giappone e sulla sua popolazione nella parte finale. La Universal Pictures al momento pare non abbia ancora risposto al commento.