Neri Parenti, noto regista, ha ricevuto una doppia scomunica da parte della Chiesa: tutta colpa del film Le Comiche.
Le Comiche, trilogia realizzata da Neri Parenti con Paolo Villaggio e Renato Pozzetto, sono ancora oggi considerate un cult della comicità cinematografica italiana. Il primo film debuttò nel 1990, e ebbe un successo inaspettato. Parte delle gag sono state ispirate da classici come Stanlio e Olio, Ridolini, Buster Keaton E Charlie Chaplin. Realizzate in gran parte a Roma, vantano location davvero uniche.
Paolo Villaggio e Renato Pozzetto hanno interpretato alla perfezione le richieste del regista Neri Parenti che ha dato alla trilogia uno spessore comico originale per i tempi, ma con riferimenti a sit com del passato rivisitate. Nonostante i tanti consensi e il successo in sala che consacrò i due attori, Parenti ha rivelato che alcune scene del film gli sono costati la scomunica da parte dei piani alti della Chiesa. Il regista ha realizzato ben due scene considerate offensive e poco rispettose nei confronti del papato.
La scena dove Paolo Villaggio e Renato Pozzetto scendono con uno slittino e colpiscono Papa Wojtyla facendolo cadere in un crepaccio e quella girata ne Le Comiche 2 dove i due interpreti protagonisti della Parigi Dakar investono il papa sulla jeep fece infuriare la Chiesa che non esitò a prendere provvedimenti. Le due scene seppur molto divertenti e apprezzate dal pubblico furono ritenute oltraggiose. Qualche mese dopo l’uscita del film Neri Parenti ricevette una lettera di doppia scomunica da parte della Chiesa.
Neri Parenti scomunicato: “Dovetti fare lezioni di catechismo”
“Mi arrivò a casa la lettera del Vaticano chiusa con la ceralacca come una volta. I miei figli non hanno potuto fare la comunione. Me lo ha spiegato il mio parroco dicendomi che era scomunicato e che per loro non c’era nulla da fare”. Ha dichiarato il regista nel dvd del film, che rivela anche alcune scene del backstage.
Il regista ha poi spiegato che la moglie ci teneva troppo e per rimediare ha dovuto iscriversi al corso di catechismo. Ha seguito solo 6 lezioni per espiare il suo “peccato” anche se il corso durava sei mesi: “L’unico modo era seguire un corso di catechesi che durava sei mesi, non avevo tempo non ci sono andato. In realtà la scomunica fu molto lieve. Ho imparato in seguito, cosa che in molti non sanno, che in realtà in Vaticano hanno molti più gradi che stabiliscono determinati livelli di tollerabilità.”