The Office, potrebbe esserci un reboot: resta indeciso Steve Carell, ma forse si potrebbe trovare un accordo anche con lui.
Il mondo dello spettacolo è in fermento, con notizie che circolano riguardo a un possibile reboot della serie “The Office”. Mentre lo sciopero degli sceneggiatori a Hollywood deve ancora concludersi ufficialmente, si stanno accumulando indiscrezioni riguardo alle prossime produzioni, e questa notizia potrebbe sicuramente far sussultare i fan di lunga data.
Secondo quanto riportato da Puck News, il progetto coinvolgerebbe nientemeno che Greg Daniels, l’ideatore della versione statunitense di “The Office”. Va ricordato che la serie originale, ideata da Ricky Gervais e Stephen Merchant, è nata nel Regno Unito. Il remake americano, che è stato un grande successo, è stato trasmesso per nove stagioni, dal 2005 al 2013, dalla NBC.
Steve Carell non è favorevole all’idea
La motivazione di un possibile reboot potrebbe risiedere nel fatto che “The Office” continua a conquistare nuovi fan in tutto il mondo grazie alla possibilità di streammare tutte le stagioni su piattaforme come Netflix e Prime Video. Questo ha permesso alla serie di raggiungere una nuova generazione di spettatori. Il tema di un reboot di “The Office” era stato giù discusso alcuni anni fa. Tuttavia il progetto, che avrebbe dovuto includere nuovi personaggi oltre a membri del cast storico, non è andato in porto. Steve Carell, interprete del protagonista Michael Scott nelle prime sette stagioni, aveva infatti declinato subito l’offerta.
“Potrebbe essere impossibile realizzare oggi una serie come quella e fare in modo che la gente la accetti nello stesso modo in cui era accettata anni fa”, aveva dichiarato l’attore. “Gran parte di ciò che faceva e diceva Michael era basato su un comportamento inappropriato. Voglio dire, non è certamente un capo modello. Gran parte di ciò che viene rappresentato in quella serie è completamente sbagliato. Non so proprio come andrebbe a finire adesso. Oggi c’è un’altissima consapevolezza degli aspetti offensivi, il che è sicuramente positivo. Ma allo stesso tempo, quando prendi un personaggio del genere troppo alla lettera, non funziona davvero”.
Una soluzione potrebbe arrivare in futuro
Steve Carell mette il dito sulla ferita in modo eloquente. La forza di “The Office”, sia nella sua versione originale che nel remake, risiedeva proprio nella sua irriverenza e nel suo essere politicamente scorretta. Personaggi come Michael Scott facevano battute che oggi verrebbero considerate altamente problematiche. Tuttavia, ciò non significa che un reboot di “The Office” sia totalmente fuori questione.
Se si trovasse una nuova chiave di lettura irriverente, potrebbe essere possibile ironizzare su certi comportamenti. Nel frattempo, una cosa è certa: il nome “The Office” continuerà a essere al centro dell’attenzione degli appassionati di serie TV di tutto il mondo.