Carlo Verdone, il regista si confessa a cuore aperto sulla scena che lo ha messo in difficoltà: “Mi sono messo un tranquillante in bocca“.
Nato e cresciuto a Roma, Carlo Verdone vive un ambiente familiare in cui il cinema, l’arte e la cultura sono di casa. Il padre, infatti, è un famoso critico cinematografico e fu egli stesso ad avvicinare il figlio al mondo della settima arte. Ultimati gli studi liceali, intraprende il percorso universitario in lettere moderne e sceglie una tesi di laurea sull’importanza e la diffusione del cinema muto.
Sin dalla tenera età inizia a girare cortometraggi in casa e fuori, arricchendo oltre modo il suo bagaglio di conoscenza. Oltre al cinema si diletta anche con il teatro e il cabaret vestendo i panni dei personaggi che crea nella sua mente e che hanno caratterizzato anche nel futuro l’identità artistica di Carlo. Il suo volto, la sua persona sono spesso associati a personaggi della romanità.
Carlo Verdone, ecco la scena che lo ha particolarmente imbarazzato
Come si accennava precedentemente, Carlo cresce all’interno di un contesto familiare molto importante: non solo perché vive all’interno degli appartamenti Vaticani, ma perché la sua casa è un andirivieni di illustre personalità. E proprio all’interno del suo romanzo autobiografico che racconta di come Sergio Leone facesse visita a suo padre – perdendosi in lunghe chiacchierate nei salotti di casa.
Fu proprio Sergio Leone chi si accorse di lui e decise di farlo debuttare per la prima volta al cinema. Da quel momento Carlo Verdone si consacra definitivamente sulla scena, portando alcuni aspetti della quotidianità romana e mettendo in scena personaggi rimasti ancora oggi nella memoria collettiva. Possiamo definirle opere omnia e tra queste si ricorda Bianco, rosso e Verdone, In viaggio con papà, Compagni di scuola – per citarne alcune.
Ciò che piace di Carlo Verdone, tralasciando il lavoro, è la sua umanità e la sua sincerità. In moltissime occasioni non ha fatto mistero di aver avuto dei problemi d’ansia e di essere ricorso a tante medicine per combatterla. Questi aspetti sono spesso indagati, in forma ironica all’interno dei suoi film dove si diletta consigliare ad amici e parenti farmaci per qualsivoglia problematica.
Proprio di recente ha raccontato di aver avuto delle difficoltà durante una scena della seconda stagione di Vita da Carlo: ossia il momento del bagno con l’attrice e collega Stefania Rocca. Nella sceneggiatura il tutto era previsto al tramonto, ma essendosi dovuto dire un gare con la scena precedente, si è slittato a tarda sera.
L’attore a confessato di avere particolare paura, o meglio terrore, di fare il bagno di notte il bagno a mare. “Non lo farei per nessuna cifra al mondo” – queste le sue parole. Con schiettezza, sincerità ed ironia, il regista ha ammesso di aver dovuto fare affidamento su un tranquillante che gli permettesse di poter girare il tutto con più serenità.