Hollywood, dopo cinque mesi di sciopero e tagli drastici si è pronti a firmare il primo accordo. Gli attori restano in sciopero.
Hollywood, il cuore dell’industria cinematografica e televisiva mondiale, sta finalmente vedendo la luce alla fine di un tunnel oscuro durato quasi cinque mesi. Gli sceneggiatori e gli studi cinematografici e televisivi hanno raggiunto un accordo provvisorio che potrebbe segnare la fine dello storico sciopero che ha paralizzato l’intera industria dello spettacolo. Questo sciopero, iniziato a maggio di quest’anno, ha avuto un impatto significativo con set sospesi, promozioni cancellate e decine di migliaia di persone senza lavoro.
Il sindacato degli sceneggiatori, il Writers Guild of America, ha annunciato l’intesa con l’associazione che rappresenta i grandi produttori cinematografici e televisivi su un nuovo contratto triennale. Sebbene sia ancora definita provvisoria, poiché deve essere ratificata dalla maggioranza degli iscritti (circa 11.000) tramite un voto online, questa intesa segna una svolta importante e pone fine a uno degli scioperi più lunghi nella storia di Hollywood.
Hollywood, Joe Biden invita la firma di nuovi accordi
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha commentato l’accordo con parole di apprezzamento, sottolineando il potere della contrattazione collettiva e l’importanza di garantire ai lavoratori una giusta parte del valore che il loro lavoro contribuisce a creare. Biden ha lodato sia il Writers Guild of America che l’Alliance of Motion Picture and Television Producers per aver raggiunto questa intesa fondamentale.
La WGA ha inviato una nota ai suoi iscritti per condividere la buona notizia e ha espresso gratitudine per la solidarietà e il supporto degli altri sindacati dello spettacolo. L’accordo è stato descritto come eccezionale e include miglioramenti significativi per autori e sceneggiatori in tutti i settori. La WGA sta lavorando diligentemente per mettere per iscritto tutti i dettagli dell’accordo prima di condividerli con il pubblico.
A New York stimata la perdita di 1,3 miliardi di dollari
Uno dei punti più complessi nelle trattative sembra essere stato l’uso dell’intelligenza artificiale nell’industria dell’intrattenimento. Tuttavia, sembra che gli sceneggiatori abbiano ottenuto soddisfazione anche su altre richieste chiave, tra cui aumenti della paga minima, garanzie sulla fase di scrittura dei soggetti e percentuali più elevate dei diritti d’autore per le opere destinate allo streaming.
Tuttavia, resta in sciopero il sindacato degli attori, Sag-Aftra, che rappresenta circa 160.000 persone. I produttori dovranno riaprire il tavolo delle trattative con loro, cosa che era saltata a metà luglio. Entrambi gli scioperi hanno avuto un impatto economico significativo a livello nazionale, causando perdite stimate in oltre 5 miliardi di dollari e colpendo settori connessi come ristoranti, aziende di servizi e negozi di costumi e articoli di scena, che hanno dovuto ridurre il personale. Solo a New York, le interruzioni di importanti produzioni hanno comportato la perdita di 1,3 miliardi di dollari e 17.000 posti di lavoro, secondo l’Empire State Development.