Ritorno al futuro uno dei film più amati, cult degli anni ’80. È una pellicola del 1985 diretta da Robert Zemeckis.
Ritorno al futuro (Back to the Future) è un film del regista Robert Zemeckis interpretato da Michael J. Fox e Christopher Lloyd. È diviso in tre capitoli ma in particolare il primo della trilogia è considerato un’icona del cinema.
Il film ha avuto un enorme successo, è stato premiato con l’Oscar al miglior montaggio sonoro ed è stato scelto nel 2007 per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Sono diverse le chicche e i dettagli poco noti su ‘Ritorno al futuro’. Approfittiamo del suo ritorno al cinema il 21 ottobre 2023, per citarne alcuni.
Ritorno al futuro, fatti poco noti sulla pellicola cult degli anni ’80
L’idea di ‘Ritorno al futuro’ viene allo sceneggiatore Bob Gale mentre si trova a casa dei suoi genitori a rovistare nel seminterrato. Gale nella sua ricerca trova il vecchio annuario scolastico del padre. Quella scoperta lo fa riflettere e si trova a chiedersi se loro due sarebbero stati amici se si fossero conosciuti entrambi 17enni. Gale espone questo pensiero al regista Zemeckis. La riflessione viene trasformata in una storia con tre punti da sviluppare:
– Un ragazzo delle superiori viene rimandato indietro nel tempo.
– Incontra i suoi genitori.
– Sua madre si innamora di lui.
Il tutto viene poi concretizzato e sviluppato come noto.
Incredibile ma vero la sceneggiatura del film inizialmente viene considerata ostica. Non sono convinti che la pellicola possa avere successo, e viene rifiutata non una volta, non due ma… oltre 40. Bob Gale, spiega alla CNN nel 2010:
“La sceneggiatura è stata rifiutata più di 40 volte da tutti i principali studi cinematografici e da alcuni più di una volta. Torneremo quando cambieranno gestione. “Beh, questo è un viaggio nel tempo e quei film non fanno soldi”. Quello che c’è stato fatto capire. Avevamo anche inteso: “È un film molto dolce. È troppo carino, vogliamo qualcosa di più volgare come Porky’s. Perché non lo porti alla Disney?”
Per la Disney invece il film è troppo ‘sporco’, considera incesto la presenza della madre e del figlio in quel determinato contesto. I problemi per la creazione del progetto partono anche e soprattutto dal titolo. Per i vari dirigenti il disagio si concentra proprio sul concetto di viaggi nel tempo. Un argomento a loro avviso poco apprezzato dal pubblico. Viene proposto un cambio di titolo, non ‘Ritorno al futuro’ ma ‘Space Man From Pluto’.
In un’intervista del 2014 con ShortList, Bob Gale confessa che lui e Robert Zemeckis erano un po’ perplessi su cosa fare con il suggerimento di cambiare titolo e ha dichiarato: “Abbiamo portato il promemoria a Steven [Spielberg], che ci ha detto ‘Non preoccuparti, so come trattarlo’. Il regista risponde quindi con una lettera: ‘Ciao Sid, grazie per il tuo divertente promemoria, abbiamo tutti fatto una bella risata’. Steven sapeva che sarebbe stato troppo imbarazzato per dire che voleva che prendessimo sul serio la lettera. Fortunatamente nessuno ha messo in dubbio il titolo dopo. Senza Steven, tutto sarebbe potuto essere molto diverso”.
Il cognome di Marty, originariamente, non era McFly, ma McDermott. La famosa scena della torre dell’orologio del film non faceva parte della sceneggiatura. Marty e Doc avrebbero dovuto visitare un sito di test nucleari in Nevada. Marty sarebbe stato riportato nel futuro da un’esplosione nucleare. Il tutto non è poi andato in porto per via dei costi.
La scena finale originariamente non era quella che abbiamo visto nel film, con Doc che torna a casa di Marty e porta lui e Jennifer in un’altra avventura. Terminava con George che guarda un giornale del 1955 con una foto di Marty che interpreta Johnny B. Goode sul palco e commenta: “Non può essere. Ma è…”
Ritorno al futuro: com’è nata l’amicizia tra Doc e Marty
Durante un’intervista, Bob Gale rivela l’origine dell’amicizia di Marty e Doc. Lo sceneggiatore spiega che i due sono diventati amici quando Marty da ragazzino si intrufola nel laboratorio. Quando Doc lo trova all’interno è felice di vedere un giovane entusiasta del suo lavoro. Entrambi sono per altro considerati ‘strani’ dalla comunità e legano immediatamente. Doc dà a Marty un lavoro part-time per aiutarlo con gli esperimenti, occuparsi del laboratorio e del cane.
La famosa DeLorean, la macchina del tempo, è passata alla storia, tra gadget e riproduzioni varie è ormai il simbolo del film. La prima macchina del tempo tuttavia era ben diversa. Si trattava di un frigorifero, una sorta di ‘camera del tempo’. Doc avrebbe dovuto trasportarla sul retro del suo camion. Inoltre come fido compagno di Doc ci sarebbe dovuto essere non un cane ma uno scimpanzé. Il capo della Universal Sid Sheinberg, dopo diverse analisi disse: “Nessun film con uno scimpanzé ha mai fatto soldi”.
Lady D presenzia alla prima di ‘Ritorno al futuro II’ a Londra ma non rilascia dichiarazioni a riguardo mentre Ronald Reagan è un accanito fan. Si dice addirittura che gli sia stato offerto il ruolo di sindaco di Hill Valley in ‘Ritorno al futuro III’. I Reagan erano talmente amanti della trilogia da fare delle proiezioni alla Casa Bianca. Reagan ne fa menzione perfino nel suo discorso sullo stato dell’Unione dicendo: “Dove stiamo andando, non abbiamo bisogno di strade”.
Dopo 35 anni di continue domande sul suo personaggio, Tom Wilson (Biff) decide di semplificarsi il lavoro e creare un foglio con un testo su cui vengono riportate le risposte ai quesiti che gli vengono sottoposti più spesso.
Tom Wilson (Biff in Back to the Future) is so sick of answering the same questions, he gives this card to fans: http://t.co/Ynhr2IMC
— Letters of Note (@LettersOfNote) May 11, 2012
L’attore Elijah Wood fa il suo esordio cinematografico in ‘Ritorno al futuro II’. Interpreta il ragazzino che gioca con Wild Gunman il videogioco arcade. Il visionario progettista della macchina, la già citata DeLorean, ha scritto una lettera per ringraziare lo sceneggiatore, Bob Gale. Nel testo, manifesta la sua gratitudine dicendo: “Grazie per aver mantenuto vivo il mio sogno”.
Richard Nixon compare in ‘Ritorno al futuro II’. Se si osserva attentamente la prima pagina dell’Hill Valley Telegraph, dove viene riportato che Doc Brown è stato internato, sulla destra si vede anche un altro dettaglio riguardante Nixon e il suo possibile quinto mandato come presidente.