Valerio Lundini, famoso comico romano, arriva al cinema con Sergio Castellitto in una pellicola straordinaria di Alessandro Bradani.
Esuberante, simpatico, sarcastico, in grado di abbagliare il suo pubblico senza mai essere eccessivo o banale. Quel divertimento puro e semplice che mancava, forse da tempo, non solo al cinema ma anche nel mondo dello spettacolo.
Il più bel secolo della mia vita è il lungometraggio che lo vede protagonista con l’esordio alla regia di Bradani e un cast d’eccezione che lo accompagna in questa promettente commedia.
Valerio Lundini al cinema con Il più bel secolo della mia vita
Il talentuoso comico, con le sue battute ed espressioni, è riuscito a mettere d’accordo tutti da Nord a Sud del Paese, simbolo di un modello che funziona e che non passa mai di moda. In pochi anni è arrivato al successo e si è raccontato in esclusiva alla redazione di Notizie.com, parlando di questo enorme progetto ma anche di quelle che sono le origini e le intenzioni per il futuro.
Sul panorama cinematografico italiano non si esprime, la sua dichiarazione infatti è forse più che equa, ci sono buoni prodotti, altri meno ma è tutto in divenire e la speranza per il futuro è che – ovviamente – siano sempre quelli migliori a prendere il sopravvento. A tal proposito infatti, racconta di avere già qualcosa di personale in cantiere che con molta umiltà vorrebbe far rientrare tra i “film brutti italiani” ma probabilmente sarà un successo di critica e di pubblico.
Il più bel secolo della mia vita è stato premiato a Giffoni 53, Valerio Lundini veste i panni di Giovanni a cui viene negato il diritto di conoscere i suoi genitori perché non riconosciuto alla nascita. Per farsi aiutare nell’ardua impresa quindi, prova ad ottenere la complicità di Gustavo, Sergio Castellitto, centenario con lo stesso problema di mancato riconoscimento. Tutto per una legge, assurda, che porta però all’incontro della generazione passata e di quella presente, con una commedia molto interessante dai toni anche drammatici che tocca un argomento quanto mai attuale e anche molto profondo.
Pur non essendo l’esordio cinematografico di Landini che ha già collezionato successi come Biagio, Nel bagno delle donne di Marco Castaldi, Gli idoli delle donne di Lillo & Greg, arriva con un tono sicuramente nuovo che mostra anche la sua evoluzione di questi anni, con grande attesa da parte del pubblico e della critica che ha già incoronato la pellicola.