Shining è un film del regista Stanley Kubrick, una pellicola controversa, amata e criticata. Quali sono le curiosità sul noto lungometraggio.
Shining (The Shining) è un film del 1980 del regista Stanley Kubrick, tratto dal libro del noto romanziere americano, Stephen King. I protagonisti del film sono Jack Nicholson, Shelley Duvall e Danny Lloyd.
La trama parla di una famiglia composta appunto da padre, madre e figlio, che si isola in un albergo in montagna per occuparsi della struttura durante la sua chiusura invernale. Il padre è uno scrittore e nel frattempo cerca di concentrarsi nella stesura di un nuovo romanzo. L’Overlook Hotel, l’albergo in ci si trovano, sorge sopra un vecchio cimitero indiano ed è abitato da antiche ed inquietanti presenze. Jack Torrance (Jack Nicholson) si lascia travolgere dalla follia del luogo, dai fatti terribili che sono accaduti, dal sangue e dalla disperazione.
Il figlio Danny essendo dotato di una particolare capacità, (la luccicanza) riesce e vedere tutto quello che è accaduto nel corso degli anni nell’albergo e sono eventi terribili. Con il passare del tempo all’interno dell’Overlook Hotel avvengono fatti sempre più inquietanti fino a far perdere a Jack Torrance il lume della ragione e a travolgere in tutto questo anche la sua famiglia.
È ormai cosa piuttosto nota che Stephen King non abbia apprezzato assolutamente la pellicola di Kubrick. Lo scrittore si sentì così oltraggiato da decidere di farne una sua versione. Nel 1997 infatti è stata creata una miniserie ‘The Shining’, con la sceneggiatura di Stephen King in cui lo scrittore compare anche in un cameo ed interpreta il direttore d’orchestra con lo smoking bianco.
Secondo Stephen King in particolare nel film non andava bene il fatto che il personaggio di Jack Nicholson apparisse pazzo fin da subito, e dunque sarebbe venuto meno il concetto di evoluzione causata dall’Overlook Hotel.
A distanza di diversi anni dall’uscita del libro nel 1977, Stephen King ha scritto un sequel nel 2013, ‘Doctor Sleep’ che nel 2019 è diventato un film di Mike Flanagan con Ewan McGregor nei panni di Danny Torrance adulto. La storia parla di come Danny sia riuscito a portare avanti la sua vita a seguito dei fatti accaduti all’Overlook Hotel e di tutte le sue conseguenze. Questa volta King ha promosso la pellicola.
Uno dei tanti aneddoti che ruotano intorno al film riguarda Shelley Duvall. L’attrice durante la riprese è stata sottoposta a molta pressione da parte del regista, noto per essere super esigente, estremamente maniacale e molto ossessivo. Ad esempio la famosa scena della scale dove Jack sale e Wendy con la mazza in mano lo allontana, è stata ripetuta ben 127 volte.
L’attrice ha avuto diversi momenti di minor serenità sul set. Anche se in un’intervista del 1979 ha dichiarato: “Se non fosse stato per la raffica di idee e lo scontro tra teste, non sarebbe venuto così bene. Alla fine della giornata sapevamo che era tutto allo scopo di migliorare le nostre performance. Non c’erano rancori”. Mettendo dunque a tacere le voci che l’avrebbero data per tormentata dal regista.
Più recentemente, nel 2021 Shelley Duvall ha voluto sottolineare ancora una volta: “Era molto cordiale e amichevole con me. Passava molto tempo con me e Jack. Gli piaceva sedersi e parlare per ore mentre la troupe aspettava”.
Steven Spielberg nella sua pellicola ‘Ready Player One’ ha reso omaggio a Shining e quindi a Kubrick inserendo alcune scene ambientate dentro l’Overlook Hotel. Anche nel film ‘Passengers’ con Chris Pratt e Jennifer Lawrence, non tutti si sono accorti che quando il protagonista si interfaccia con il barman androide, questo indossa gli stessi abiti del barman di Shining. Inoltre il bar ha le stesse forme geometriche ormai diventate un cult, del tappeto dell’Overlook Hotel.
Oltre alla già menzionata scena della scala, girata 127 volte, un altro ciak clamoroso fu quello dove Hallorann illustra a Danny lo Shining, scena girata ben 148 volte. Non tutti sanno inoltre che, le famose e terrificanti gemelle che incontra Danny nel corridoio, sono ispirate alla foto Identical Twins, di Diane Arbus del 1967. Un’altra chicca molto particolare, il famoso labirinto innevato fu realizzato con 900 tonnellate di sale e polistirolo.
E a proposito di questa location: per la scena in cui Jack insegue Danny nel labirinto c’è voluto più di un mese. La troupe ed il cast si perdevano di continuo e dovevano utilizzare il walkie-talkie per chiedere aiuto.
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