In alcuni casi, le ferite degli attori nei film sono reali e le loro reazioni sono state immortalate e inserite nella versione finale.
Il fascino del cinema spesso risiede nella sua capacità di trasportare lo spettatore in mondi differenti, dove l’azione e il dramma prendono vita come fossero realtà. Tuttavia, quello che il pubblico spesso non vede sono i pericoli che si nascondono dietro la realizzazione di alcune scene memorabili. Alcune scene richiedono azioni acrobatiche o pericolose che mettono a rischio l’incolumità degli attori. E spesso, gli attori si fanno davvero male mentre le girano.
L’infortunio più noto conservato nella versione finale di un film è forse la caviglia rotta di Tom Cruise. L’attore si è infortunato durante le riprese di un’acrobazia per “Mission: Impossible – Fallout” del 2018. Cruise è famoso per eseguire molti delle sue scene d’azione senza l’aiuto di stun-man. In quel caso, però, le cose non sono andate lisce e la sua sofferenza era reale. Al tempo stesso, era così adatta alla scena che il regista ha deciso di conservarla.
Un altro celebre incidente che poi non è stato rimosso dalla versione finale del film è quello di Leonardo Di Caprio in “Django Unchained” del 2012. Di Caprio sembrerebbe essersi immedesimato troppo nel ruolo del proprietario di schiavi insensibile: l’attore si è ferito gravemente durante le riprese con il vetro di un bicchiere rotto.
Durante una tesa cena con i protagonisti del film, il personaggio di Di Caprio rompe un bicchiere, tagliandosi la mano con i frammenti, ma continua a parlare nonostante la ferita appena subita. L’incidente doveva essere finto ma non lo è stato affatto. Quello che si vede nel film è il sangue reale dell’attore. Nonostante le ferite, DiCaprio ha insistito per girare la scena e ha regalato al pubblico uno dei momenti più epici del film e della sua carriera.
Anche Viggo Mortensen si è fatto male davvero sul set de “Il Signore degli Anelli: Le Due Torri”. La reazione dopo essersi rotto un dito del piede è stata conservata nella scena finale, aggiungendo un tocco di realismo all’angoscia del suo personaggio.
Ironia della sorte, Brad Pitt si è rotto il tendine d’Achille mentre girava una delle sue prime scene di combattimento in “Troy“, il film sugli eroi greci, nel 2004.
E l’elenco continua. Jake Gyllenhaal in “Nightcrawler” si è tagliato la mano mentre sfogava la sua rabbia su uno specchio. Anche Gianni Russo in “Il Padrino” ha subito gravi lesioni fisiche durante una scena di combattimento, rendendo la sequenza ancora più intensa nel film finale.
Concludiamo l’elenco con l’unica donna di questa sfortunata classifica, Ellen Burstyn in “L’Esorcista”. Un infortunio ha causato gravi danni alla colonna vertebrale dell’attrice, ma la sua autentica reazione al dolore è stata inclusa nel film.
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