Sul piccolo schermo torna l’extraterrestre più iconico del cinema: ecco alcune curiosità sul capolavoro di Spielberg, “E.T.”
Correva l’anno 1982 quando “E.T. – L’extraterrestre” fece innamorare tutto il mondo. Il capolavoro di Spielberg, a oltre quarant’anni, continua a emozionare e appassionare adulti e piccini. Non c’è da sorprendersi se, di tanto in tanto, viene riproposto in tv per la gioia del pubblico. Da una piccola, tenerissima e “bugiarda” Drew Berrymore al cameo tagliato dell’iconico Harrison Ford: ecco alcune curiosità sorprendenti.
Dire che “E.T.” è uno degli alieni più famosi e amati del cinema non è certo un’esagerazione. La sua storia, quella dell’amicizia con Elliott e del suo desiderio di “tornare a casa” ha toccato il cuore di tutti, in un trionfo di emozione e tenerezza. Ci sono alcuni retroscena, però, che solo in pochi conoscono.
E.T., le curiosità sul capolavoro di Spielberg: ancora oggi un capolavoro amatissimo
Iniziamo la carrellata di chicche su questa pellicola amatissima da un retroscena particolare. Pare che per timore di “fughe di notizie” o, come li definiamo oggi, spoiler, il set del film era fortemente blindato e, agli inizi, gli fu anche dato un nome differente per confondere i sospetti. Sembra che perfino il compositore della colonna sonora dovette lavorare al “buio”, senza vedere in anticipo alcuna scena.
Pochi sanno, inoltre, che dietro la creazione di “E.T.” c’è un nome italiano: il celebre Carlo Rambaldi. Su richiesta del regista, fu realizzato un “pupazzo” che doveva apparire al contempo giovane e vecchio e suscitare tanto simpatia quanto tenerezza. E, inoltre, per il volto furono “mischiati” tratti di personaggi famosissimi di ogni campo, da Einstein a Hemingway.
Una vera chicca riguarda la partecipazione dell’iconico attore Harrison Ford. Che, a quanto pare, aveva preso parte alla pellicola con un cameo. Il suo ruolo era quello del preside della scuola frequentata dal protagonista. In post-produzione, però, sembra che il regista abbia deciso poi di tagliare la scena. Il motivo? Non mostrare volti di adulti, fatta eccezione per la madre di Elliott, per quasi tutto il film.
Riuscireste a immaginare la pellicola in versione horror? No, vero? Eppure pare che, inizialmente, l’idea fosse questa e Spielberg cambiò poi idea. L’ispirazione “horror” però, converse su un altro film altrettanto celebre: “Poltergeist”. Alla base della scelta di un “alieno” buono pare ci sia stato un retroscena che riguarda l’infanzia stessa del regista. Sembra infatti che, da piccolo, avesse per amico immaginario proprio un alieno!
Tutti ricorderanno una giovanissima e buffa Drew Barrymore interpretare la sorella del protagonista. Tenere e talentuosa, resta uno dei personaggi più amati. Non tutti sanno, però, che per ottenere la parte, l’all’epoca seienne attrice inventò una storiella assurda e fantasiosa. Disse al regista, infatti, di essere una celebre cantante di un gruppo punk rock. Pare che Spielberg l’abbia trovata “un’adorabile bugiarda” e il resto è storia.
Infine, anche gli incassi sono stati strabilianti. Dal momento della sua uscita, per undici anni, è stato il film col maggiore incasso di Hollywood, superato poi da Jurassic Park.