L’addio di Fabio Fazio e Bianca Berlinguer ha scatenato accuse di censura ma il direttore della Rai fa chiarezza con una rivelazione.
Prima Fabio Fazio, poi Lucia Annunziata e Bianca Berlinguer. Tre pezzi da novanta della Rai hanno detto addio alla televisione di stato dopo anni di onorata carriera. Subito i malpensanti hanno sollevato il dubbio che si tratti di un’operazione di censura contro figure non allineate all’indirizzo politico del governo di centrodestra e quindi alla gestione dell’attuale direzione Rai.
Ma a sgombrare il campo da queste illazioni è intervenuto proprio Giampalo Rossi, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha fatto chiarezza su quanto accaduto. Il direttore della Rai ha preso in esame i casi Fazio, Berlinguer e Annunziata, spiegando i veri motivi del loro addio.
Ma intanto Fabio Fazio sarà protagonista sulla Nove già dal prossimo autunno, Bianca Berlinguer ha fatto il salto della quaglia, scegliendo di lavorare per la diretta concorrente della Rai, ovvero Mediaset, mentre Lucia Annunziata è andata via sbattendo la porta proprio perché in disaccordo con il governo Meloni e l’attuale dirigenza di viale Mazzini.
Fazio, Berlinguer e Annunziata via dalla Rai: la rivelazione
Nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere, prima di parlare dei tre ormai ex volti della tv di stato, Giampaolo Rossi ci ha tenuto a sottolineare il buon lavoro svolto fino a questo momento, riuscendo a evitare uno sciopero generale “indetto contro la precedente gestione” e avendo “chiuso il contratto di servizio che giaceva da nove mesi”. A questo si aggiunge il fatto di aver “definito i palinsesti autunnali a tempo di record”.
Palinsesti che vedranno l’assenza per l’appunto di Fazio, Berlinguer e Annunziata, sui quali Rossi ha detto la sua senza peli sulla lingua. “Fazio è uscito prima che arrivassimo”, ha specificato. Poi una stoccata alla giornalista Lucia Annunziata: “Ancora oggi le sue motivazioni mi risultano poco comprensibili”. E infine la verità su Bianca Berlinguer: “Ha operato una scelta di vita. Dispiace che l’abbia fatta a pochi giorni dalla presentazione dei palinsesti in cui era stata confermata”.
Escludendo il caso Annunziata, secondo Rossi la perdita dei Fazio e Berlinguer è dovuta all’impossibilità di offrire cachet altisonanti, al contrario di quanto accade nelle emittenti private. In Rai vige il tetto stipendi di 240 mila euro. “Un elemento che ci sfavorisce in un mercato competitivo. Il rischio è che la Rai diventi un incubatore in conto terzi di professionalità”, ha ammesso lo stesso direttore.
Ciò significa che ora dovrà trovare il modo di bilanciare l’aspetto economico con l’offerta dei palinsesti, cercando di mantenere comunque una qualità elevata. Compito difficile non potendo competere con chi ha la possibilità di offrire contratti milionari.