Zerocalcare, perché l’Armadillo ha la voce di Mastandrea? La verità dietro questa scelta

In Strappare Lungo i Bordi prima serie animata di Zerocalcare tutti i personaggi sono doppiati dall’autore, tranne l’Armadillo, ecco il perché

Zerocalcare, nome d’arte di Michele Rech nato ad Arezzo nell’83 e cresciuto a nel quartiere romano Rebibbia (come si può intuire dalle sue opere) comincia la sua carriera da fumettista dalle superiori, pubblicando su blog, disegnando copertine di dischi e locandine per concerti, partecipa a diverse manifestazioni sul fumetto in diversi centri sociali italiani. Nel 2011 pubblica il suo primo graphic-novel chiamato La Profezia Dell’Armadillo che riscuote un notevole successo, infatti l’albo viene ristampato 5 volte e nel 2021 raggiunge le 200.000 copie vendute. Il titolo è dovuto all’Armadillo, personaggio ricorrente nelle strisce di Calcare che rappresenta la proiezione della sua coscienza.

La serie animata

Dopo un lungo periodo di sperimentazione con l’animazione, nel 2021 esce la prima serie animata, prodotta da Netflix, chiamata Strappare Lungo i Bordi. La serie gira attorno alle vicende di Zerocalcare, Secco e Sarah ed un viaggio che devono affrontare. La particolarità della serie è che tutti i personaggi sono doppiati dallo stesso Zerocalcare tranne l’Armadillo.

Zerocalcare e L'Armadillo
Perché solo L’Armadillo è doppiato da un altro attore? (Ansa.it)

L’Armadillo è infatti doppiato dall’attore romano Valerio Mastandrea e per quanto possa sembrare una semplice questione di stile è proprio l’autore a spiegarci il perché di questa scelta cosi particolare:

Nella mia vita, Valerio incarna la figura dell’Armadillo ancora prima di pensà a qualsiasi doppiaggio. Lui aveva già pensato di fa la Profezia dell’Armadillo e c’aveva dimestichezza col linguaggio mio. Io non c’avevo idea della voce dell’Armadillo, la mia coscienza che mozzica non la poteva fa io. Quando l’ho sentito e ho visto la faccia dell’Armadillo che parlava co la voce de Valerio m’è sembrato perfettissimo. Un plus gigantesco all’impalcatura. Super naturale.

Nell’intervista ha aggiunto un commento sulla polemica riguardo la dizione, infatti per alcuni l’opera sarebbe quasi incomprensibile per via del dialetto romanesco troppo stretto:

La serie la si può criticare per mille motivi: può essere brutta, può essere che la mia recitazione sia inadeguata. Ma la questione del romanesco è ridicola, non vale nemmeno la pena discuterla. Chiunque sia capace di andare a fare la spesa da solo è in grado di capire Strappare lungo i bordi. Le altre persone o sono in malafede, o hanno bisogno di un pretesto per andare sui giornali.

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