Quentin Tarantino, spara a zero sui disclaimer riguardanti contenuti potenzialmente offensivi che vengono posti all’inizio dei film

Il pluripremiato regista statunitense critica sempre più aspramente i disclaimer sui contenuti potenzialmente offensivi all’inizio dei film

Quentin Tarantino, leggendario regista statunitense famoso per i suoi film senza mezzi termini, con scene splatter, violenza volutamente esagerata e dialoghi sempre al limite dell’assurdo, ora alle prese con la produzione del suo ultimo film The Movie Critic, il decimo film che segnerà (anche se speriamo di no) il ritiro dalle scene e la fine della sua carriera, è tornato a parlare dei sempre più frequenti disclaimer all’inizio dei film. Il disclaimer è un avviso posto dopo i titoli di testa, che funziona un po’ come uno scarico di responsabilità da parte del regista e dei produttori, che avverte lo spettatore dei contenuti potenzialmente offensivi presenti nell’opera.

Le dichiarazioni del regista

In una recente intervista Tarantino ha espressamente dichiarato di trovare questi avvisi ridicoli, criticando anche coloro che si sentono offesi vedendo un film, atteggiamento che secondo il regista è sintomo di una mente ristretta.

Rifiuto la parola “offeso”. Chiunque può sentirsi offeso da qualsiasi cosa. Francamente, penso che il più delle volte – anche se ci sono senza dubbio delle eccezioni – dire di sentirsi “offesi” da un film è la prima risposta di una mente molto ristretta. “Non mi piaceva, ed ecco perché, bla bla bla…” Ma, amici miei, sentirsi addirittura offesi..? L’arte non è un’offesa. E, anche se, in alcuni rari casi, posso comprendere, è semplicemente ridicolo rimanere offesi dal contenuto di un film.

Tarantino e le sue dichiarazioni
L’eclettico regista non ha peli sulla lingua (ansa.it)

La cosa incredibile che lo stesso Tarantino sa bene di cosa parla, anche a lui è capitato di sentirsi offeso per un film, pur non volendo svelare di quale film si trattasse ha lasciato intendere che il film è di 10 anni fa, ed ha raccontato di come si sia subito reso conto che quello non era nient’altro che un suo problema personale:

Ecco, c’è un film uscito negli ultimi dieci anni – che non citerò – che mi ha davvero offeso. Ma più ci pensavo, più mi rendevo conto che si trattava di un mio problema. Un mio f**tuto problema. Lo trovavo razzista. Avrei voluto malmenare il regista. Penso ancora oggi che si tratti di un film razzista. Ma alla fine, amici miei, si tratta solo di un c**zo di film.

Lo stile esagerato di Quentin Tarantino lo ha portato a diventare uno dei registi più apprezzati e più controversi di Hollywood, non è difficile immaginare il motivo per cui questi avvisi siano tanti ridicoli per lui. E te cosa ne pensi? Sei d’accordo con l’idea che un regista per poter essere libero di raccontare una storia debba rischiare di offendere qualcuno o pensi che alcuni contenuti siano esagerati?

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