San Juan de Gaztelugatxe è una chiesa spagnola che è diventata meta di pellegrinaggio di molti fan della serie TV fantasy.
Nella settima stagione di Game of Thrones, Daenerys Targaryen fa ritorno a casa attraversando il Mare Stretto e raggiunge Dragonstone. Su questa isola stabilisce la base operativa e comincia a preparare la vendetta contro gli usurpatori del trono. Al suo arrivo, le personalità più importanti dei sette regni si recano a Dragonstone per rendere omaggio alla legittima regina del Trono di Spade e dichiararle la loro fedeltà.
Dopo il successo della serie, i fan hanno cominciato un vero e proprio pellegrinaggio verso l’isola simile a quello dei personaggi. Migliaia di appassionati di Game of Thrones stanno giungendo in massa per visitare il luogo reale che ospita le scene a Dragonstone. E potrebbe essere un problema.
I Targaryen hanno portato anche il turismo di massa a Dragonstone
Le iconiche scale di Dragonstone portano in realtà a San Juan de Gaztelugatxe, un ex monastero situato vicino al villaggio di Bakio, nella regione basca della Spagna. Le scale sono reali mentre il palazzo mostrato nella serie è stato generato al computer.
Secondo il quotidiano spagnolo El Pais, negli anni di maggior successo della serie TV, circa 2.400 persone al giorno hanno affrontato la monumentale scalata per sentirsi più vicini al personaggio di Daenerys. Ora il turismo dei fan si è relativamente calmato ma l’isola affronta ancora oggi un turismo che non aveva mai sperimentato prima di apparire in Game of Thrones.
San Juan de Gaztelugatxe non ha mai visto un afflusso turistico così massiccio in tutto il suo millennio di storia. Persino il nome sembra aver risentito dell’influenza di Game of Thrones: Gaztelugatxe, in euskera, la lingua nativa basca, significa letteralmente “Roccia del Castello”.
Prima di Game of Thrones, visitare San Juan de Gaztelugatxe era un’esperienza fuori dagli itinerari turistici tradizionali. Il monastero è situato a circa un’ora di distanza da Bilbao, lungo una strada stretta di campagna frequentata da ciclisti baschi e un discreto numero di pecore.
In passato, i visitatori e i pellegrini si recavano a San Juan de Gaztelugatxe per suonare la campana della chiesa alla fine di un lungo e tortuoso percorso, sperando di ottenere fortuna e allontanare il malocchio.
El Pais riporta anche le autorità locali stanno cercando una soluzione per evitare che il luogo subisca danni fisici a causa dell’afflusso di così tanti visitatori. Stanno prendendo in considerazione la possibilità di limitare il numero di veicoli o persino l’introduzione di una tariffa per l’accesso alle scale.