Rosemary’s Baby, il film cult di Roman Polanski è ancora oggi uno dei film più terrificanti. È in lavorazione il prequel: Apartment 7A
‘Rosemary’s Baby’ usciva nei cinema americani il 12 giugno 1968, 55 anni fa. Ancora oggi è una delle pellicole più spaventose.
‘Rosemary’s Baby’ insieme al film ‘L’esorcista’ e a ‘La notte dei morti viventi’, contribuì, all’epoca della sua uscita, a dare una bella rispolverata al genere horror, conferendogli un tocco di moderno, allontanandolo un po’ dal suo stile classico e gotico. Sono passati 55 anni dall’uscita del film di Polanski, ma ancora miete vittime.
Il film, tratto dal libro di Ira Levin, fa ancora presa nel subconscio dello spettatore che si approccia alla pellicola e rimane incastrato in una rete diabolica piena di illusioni e contraddizioni. La trama tratta infatti di una famiglia altolocata, che vive in uno splendido appartamento di New York, con amici importanti.
Una situazione che mette in evidenza le paure più profonde, puntando molto sui timori legati al fatto che, la realtà, la nostra, quella di tutti i giorni, sia solamente una grande bugia, magistralmente studiata.
Rosemary’s Baby, un film che invecchia bene e ancora ci terrorizza nel profondo
La protagonista del film è Mia Farrow, anche se il regista avrebbe preferito Tuesday Weld o ancor meglio sua moglie, Sharon Tate. Venne però richiesto dalla produzione, un volto noto e chi meglio della neo moglie di Frank Sinatra?
Una scelta azzeccatissima, la Farrow, con il suo aspetto magro ed affusolato, ben incarnava Rosemary, soprattutto quando la salute della protagonista inizia a farsi traballante e l’attrice incanta il pubblico con la sua fragilità. Con il ruolo della terribile vicina la splendida Ruth Gordon che grazie alla sua interpretazione vince anche un Oscar come miglior attrice non protagonista. John Cassavetes e Sidney Blackmer sono Guy Woodhouse e Roman Castevet.
Gli esterni dell’appartamento appartengono ad un famoso edificio di New York, il Dakota Building, collocato in Upper West Side, 1 W 72nd St. Il palazzo risale al 1772, ha un’aria gotica, e ha ospitato, nel corso degli anni, diverse celebrità.
Fu anche teatro, purtroppo, dell’omicidio di John Lennon nel 1980. A lui infatti è dedicato l’ingresso di Central Park, collocato dall’altra parte della strada, con un angolino chiamato Strawberry Fields, come la nota canzone dei Beatles. L’edificio esteticamente ha un che di elegante e inquietante al tempo stesso.
È evidente che alcuni momenti del film, all’epoca, debbono aver avuto un impatto devastante sul pubblico. Ancor oggi comunque, assistere alla scena in cui Rosemary viene violentata, probabilmente da Satana in persona, lascia sgomenti. Un altro buon motivo per cui il film è ancora una visione terrificante, è senza dubbio la colonna sonora di Krzysztof Komeda.
Come la ninna nanna cantata da Mia Farrow, quell’uso di una nenia dolce in un contesto tanto terrificante. Per non parlare del finale, che leva allo spettatore attonito ogni sensazione di speranza.
Il prequel di Rosemary’s Baby: Apartment 7A
È in lavorazione il prequel di Rosemary’s Baby, il titolo è Apartment 7A. Secondo quanto trapelato, il film dovrebbe parlare della donna morta fuori dall’appartamento, prima che Rosemary arrivasse al Bramford.
Le due protagoniste del film sono Diane Wiest e Julia Garner, la regista Natalie Erika James, reduce dall’horror psicologico ‘Relic’ nel 2020. Nel cast sono presenti anche Rosy McEwen e Mari Siu. Il film è scritto da Skylar James, Christian White e Natalie Erika James, prodotto da John Krasinski, Allyson Seeger, Andre Form, Brad Fuller e Michael Bay.