Le storie di crimini sembrano più popolari che mai. Le scaffalature delle librerie e i palinsesti televisivi sono pieni di misteri e gialli.
Il genere del “true crime” ha avuto una nuova vita negli ultimi anni, con serie TV e documentari di successo come “Monster – The Jeffrey Dahmer Story” e “Making A Murderer”. Anche le classifiche dei podcast sono piene di storie che indagano su un omicidi reali.
Gli psicologi evoluzionisti sostengono storie di omicidio, stupro e furto hanno sempre avuto un ruolo significativo nella società umana, fin dai tempi dei cacciatori-raccoglitori. È nella nostra natura essere molto sensibili ai reati penali. Desideriamo istintivamente scoprire il “chi”, “cosa”, “quando” e “dove” in modo da capire cosa spinge i criminali e poterci proteggere meglio.
Nel momento in cui questo tipo di contenuti diventa il tipo di intrattenimento preferito di una persona, però, potrebbe esserci qualche problema secondo gli esperti.
Secondo alcune teorie evoluzionistiche le persone sono istintivamente attratte dalle storie in cui possono identificarsi con la vittima e leggere consigli e strategie per sconfiggere i “cattivi”.
Tuttavia, alcuni esperti affermano che guardare programmi true crime per rilassarsi e addirittura per addormentarsi potrebbe essere il segnale di uno stato d’animo inquieto.
La dottoressa Thema Bryant ha spiegato che trattare i programmi true crime come un modo per rilassarsi prima di andare a letto potrebbe significare che il trauma rappresentato nella serie è “familiare” allo spettatore.
Parlando con Mel Robbins nel podcast “The Mel Robbins Podcast”, ha detto: “Se la tua idea di rilassarti prima di dormire è guardare tre episodi di ‘Law and Order’, ti incoraggerei a riflettere sul perché il trauma ti rilassa“.
Un estratto del podcast è stato pubblicato sull’account TikTok di @melrobbins. Gli utenti hanno commentato condividendo le ragioni per cui guardano i programmi true crime.
Una persona ha scritto: “Il trauma non è rilassante per me: è la giustizia che i personaggi o le persone reali spesso ottengono e che io non ho mai avuto nella mia vita“.
Un’altra ha commentato affermando che il genere crime distrae dal dolore che prova nella vita reale: “Non mi piace, semplicemente devia la mia rabbia“.
Altri commentatori hanno concordato con la dottoressa Bryant, affermando che da quando hanno iniziato la terapia e hanno iniziato a guarire dal loro trauma, hanno perso interesse per i programmi true crime.
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