Tom Hanks in un’intervista ha ricordato il periodo delle riprese di ‘Forrest Gump’, film grazie a cui l’attore vinse l’Oscar.
Forrest Gump è un film del 1994 diretto da Robert Zemeckisk con Tom Hanks, Robin Wright, Gary Sinise e Sally Field.
Il film parla di Forrest Gump, un uomo dotato di uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma, che grazie a tutta una serie di situazioni bizzarre, diventa testimone di eventi storici molto importanti.
La storia si muove nell’arco di trent’anni. Dagli anni ’40, quando nasce il protagonista fino al 1982. Forrest, nell’arco di questi anni, entra in contatto con personaggi molto importanti come Elvis Presley, John Lennon, Richard Nixon, John F. Kennedy. Diventa una star del football e del ping pong.
Va in guerra, all’epoca quella del Vietnam. Non si rende molto conto dell’importanza di quello che si trova ad affrontare. Vive tutto con semplicità e leggerezza, con gli occhi di un bambino.
Tom Hanks, i segreti di Forrest Gump: “All’epoca c’era un solo modo…”
L’attore è intervenuto ad un panel del New Yorker Live, ha rammentato il periodo delle riprese del film, parlando dei viaggi necessari per poter girare le scene del film che l’ha portato a ricevere il suo secondo Oscar. Forrest, si muove per tutti gli Stati Uniti di corsa, e Tom Hanks ha voluto parlare proprio di questo dettaglio delle riprese. Ha spiegato di quanto fosse esausto dopo aver girato per 27 giorni di fila. Ha voluto precisare che all’epoca, per poter effettuare determinate scene, c’era solo un sistema.
“Dovevi volare fino a quel maledetto posto, indossare il costume di scena, correre per un’ora e mezza, poi tornare indietro, prendere l’aereo e poi volare, per esempio fino al New Hampshire, e rifare tutto da capo”. Tom Hanks ha quindi ricordato di quanto fosse stanco in quel periodo e del fatto che “non sapeva cosa stesse succedendo”.
Hanks era inoltre preoccupato poiché l’immensa stanchezza gli confondeva la mente e temeva di non rammentare tutti i dialoghi del film. Aveva infatti espresso il suo disagio al regista, Robert Zemeckis, dicendogli che non era sicuro che avrebbe ricordato tutti i monologhi, che era davvero moltissimi.
“Ho detto a Bob, ‘Bob la mia testa è fragile, sfinita. Stiamo facendo tutte queste scene con persone diverse, e ognuno di loro ha una pagina e mezza di dialogo. Non riuscirò mai a tenere a mente tutto questo nella mia testa”.
Il piano di Robert Zemeckis per girare Forrest Gump
Zemeckis, evidentemente d’accordo con Hanks, aveva già preparato un ‘piano’ per poter aiutare l’attore. Girare alcune scene in stile sitcom multicamera, fornendo cosi’ più angolazione e consentendo ad Hanks di poter leggere i gobbi. “Lo gireremo come Lucy ed io” disse il regista. “Avremo quattro telecamere. Metteremo le parole su dei cartoncini se ne avrai bisogno. Potrai semplicemente leggerle”.
Un lavoro splendidamente riuscito visto il risultato finale. Forrest Gump è stato accolto con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica. Agli oscar del 1995 si è aggiudicato 6 statuette. Il film si trova all’undicesimo posto nella classifica tra i 250 migliori film di sempre per gli utenti di IMDb. L’American Film Institute lo ha inserito nel 1998 al settantunesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi.
“Corri Forrest, corri” è diventato un tormentone, parte integrante del linguaggio comune. Come anche la famosa frase: “Mamma diceva sempre: la vita è uguale ad una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita”.